OTTAWA – Il Primo Ministro Justin Trudeau ha convocato, domenica 8 ottobre, una riunione d’urgenza del “Gruppo di intervento in caso di incidenti” del governo federale per fare il punto sugli attacchi di Hamas contro Israele. Composto da Ministri e funzionari di alto livello, il Groupe d’intervention en cas d’incident si riunisce solo in momenti di “crisi nazionale” o per discutere di eventi con importanti ricadute e implicazioni per il Canada. Al termine dell’incontro, l’Ufficio del Primo Ministro ha pubblicato un comunicato stampa in cui si afferma che, nel corso dell’incontro, Trudeau ha “condannato inequivocabilmente gli attacchi terroristici di Hamas contro Israele” ed ha “espresso il pieno sostegno del Canada al diritto di Israele di difendersi”. “Il Primo Ministro e i Ministri hanno discusso degli ultimi sviluppi, della loro preoccupazione per la perdita di vite civili e della stretta collaborazione del Canada con i suoi partner e alleati della Comunità internazionale”, ha aggiunto l’Ufficio del Primo Ministro. Di recente, l’Incident Response Team (o Groupe d’intervention en cas d’incident) è stato convocato anche per eventi come l’inizio della pandemia da COVID-19, l’occupazione del centro di Ottawa da parte del “Freedom Convoy” e la ribellione di breve durata in Russia a luglio. Secondo quanto annuciato da Global Affairs Canada, un canadese è stato ucciso durante l’assalto di Hamas, mentre altri due risultano dispersi.
La persona scomparsa è un montrealese di origine ebraica: Alexandre Look, i cui genitori vivono a Westmount, nell’ovest della metropoli, era in visita in Israele. Il Premier del Québec, François Legault, ha annunciato sul social X di essere addolorato per le “tragiche circostanze” che hanno portato alla morte del giovane 33enne. Sempre domenica, Trudeau ha avuto un colloquio con il suo omologo israeliano Benjamin Netanyahu: i due leader hanno concordato di “rimanere in stretto contatto con l’evolversi della situazione”. Anche la Ministra degli Affari esteri, Mélanie Joly, ha intensificato i colloqui con i suoi omologhi nel Medio Oriente per raccogliere maggiori informazioni sulla situazione sul terreno. Global Affairs Canada ha esortato i canadesi che viaggiano nella regione a prestare “massima cautela” in Israele e ad evitare tutti gli spostamenti verso la Striscia di Gaza e i confini del paese con Siria, Egitto e Libano. Il Ministero egli Esteri ha reso noto che la capacità del governo di fornire servizi consolari ai canadesi nella Striscia di Gaza è “limitata”.
(V.G.)