(Adnkronos) – I Golden State Warriors battono 104-94 i Boston Celtics in gara-5 delle finali Nba e si portano in vantaggio per 3-2 e quindi a una sola partita dal quarto titolo della loro storia. La squadra californiana si impone nonostante uno Stephen Curry ben marcato e spuntato dalla lunga distanza (0/9 da tre).
Per una volta la copertina della partita in casa Warriors spetta a Andrew Wiggins: l’ex T-Wolves segna 16 punti nel solo primo tempo (record in carriera ai playoff in metà partita), chiudendo a quota 26 con 12/23 al tiro, mancando sempre il bersaglio dalla lunga distanza ma raccogliendo 13 rimbalzi, con un paio d’assist e palle rubate a referto. Sono suoi i canestri che nel finale portano gli Warriors a un passo dal titolo Nba. L’altro giocatore decisivo è Klay Thompson, che litiga un po’ con la partita in avvio e poi trova tutte le triple più importanti della sfida, in un match chiuso con 21 punti a referto e 5/11 dalla lunga distanza.
Il tutto a tre anni esatti dal grave infortunio patito in gara-6 contro i Toronto Raptors. Curry chiude con 16 punti e 8 assist per Curry (7/22 dal campo) e per la prima volta in carriera ai playoff senza neanche un canestro dalla lunga distanza (interrotta una striscia di 132 partite in post-season). Importanti anche i contributi dalla panchina di Gary Payton che termina con 15 punti, 5 rimbalzi e una miriade di giocate decisive su entrambi i lati del campo e Jordan Poole, autore di 14 punti con 3/6 dall’arco – con tanto di tripla allo scadere di terzo quarto che cambia l’inerzia del match.
Boston invece resta aggrappata alla sfida per 40 minuti grazie ai canestri di Jayson Tatum – autore di 27 punti con 10/20 al tiro, 5/9 dall’arco, 10 rimbalzi e 4 assist. Il numero 0 dei Celtics però scompare ancora una volta nel finale – siamo a 5/21 al tiro nell’ultima frazione nella serie – mentre, con le quattro palle perse di questa serata, porta a quota 95 il suo bottino complessivo in post-season; record (non invidiabile) all-time di palloni persi in una singola annata ai playoff.
L’altro giocatore a quota 20 punti in casa Celtics è Marcus Smart: 7/15 dal campo e una paio di pesanti leggerezze nel finale. Litiga invece con il ferro Jaylen Brown, mai in ritmo e dal modesto impatto (-19 di plus/minus) con il suo 5/18 al tiro per 18 punti (senza fare mai canestro dall’arco). Poco incisivo anche Al Horford, mentre a reggere per tre quarti la difesa Celtics è ancora una volta Robert Williams III – il cui impatto va ben oltre i 10 punti e 8 rimbalzi messi a referto in 30 minuti sul parquet.