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Filo diritto di Nicola Di Iorio. La riservatezza di un accordo

Il nostro sistema giudiziario è concepito in modo tale da consentire alle parti in causa di presentare le rispettive prove e di far valere le proprie argomentazioni, davanti ad una persona imparziale, che ha il compito di emettere un giudizio.

Questo sistema si basa quindi sullo svolgimento di un processo presieduto da un giudice imparziale. In Canada, in un anno, più di un milione di cause vengono introdotte nei tribunali civili. Un processo richiede una notevole quantità di lavoro. I procedimenti, le prove documentali, le testimonianze e le memorie richiedono un tempo di preparazione considerevole. Finora ho parlato del lavoro e del tempo richiesto per ciascuna causa. Non ho menzionato il costo. Mi preme ricordarvi che, se avete bisogno di cure mediche, il governo ve le fornirà “gratuitamente”. Ovviamente, “gratuitamente” significa pagate a caro prezzo da voi stessi attraverso le vostre tasse, senza che abbiate alcuna voce in capitolo. Al contrario, se avete bisogno dei servizi di un avvocato per far valere i vostri diritti, solo voi sosterrete il notevole costo che ciò comporta.

Vi faccio un esempio che potrà sembrare banale, ma che, come vedrete, comporta gravi conseguenze. Una parrucchiera va a prendere suo figlio all’asilo alla fine di una giornata invernale. Il marciapiede davanti all’edificio non è stato sghiacciato ed è molto scivoloso. È sera ed il luogo è scarsamente illuminato. Lei scivola all’indietro. Cadendo, la sua testa sbatte forte contro il cemento e la parrucchiera subisce una brutta frattura alla caviglia e un’altra ai polsi. È gravemente ferita. Indipendentemente dal costo e dall’entità delle cure mediche, queste saranno fornite senza alcun pagamento.

Tuttavia, non potrà scegliere l’ospedale, il medico o l’infermiera che si prenderanno cura di lei. Le gravi ferite riportate le impediscono di riprendere il lavoro durante i lunghi mesi di convalescenza e riabilitazione, a seguito degli interventi chirurgici subiti. Inoltre, una volta terminate le terapie, non è in grado di svolgere lo stesso lavoro di prima, visto che non può usare una mano e non si regge in piedi. La situazione in cui si trova è totalmente ingiusta. Il proprietario dell’asilo nido ha voluto risparmiare qualche dollaro non spargendo del materiale abrasivo sul marciapiede e non installando un’illuminazione adeguata. La nostra parrucchiera, che ha lavorato duro in tutta la sua carriera, ha visto la sua vita, e quella della sua famiglia, completamente sconvolte. Ha tutto il diritto di chiedere un risarcimento al proprietario dell’asilo nido. Un risarcimento di questo tipo può essere quantificato facilmente in milioni di dollari. Ma la parrucchiera ha un problema. Il proprietario dell’asilo non vuole saperne di pagare.

A questo punto, è costretta ad assumere un avvocato. Può scegliere chi vuole. Prima di tutto, deve essere lei stessa a trovarlo. Come? Chiedendo, cercando, informandosi per sapere chi è il legale più adatto alla sua situazione. Dopo averlo trovato, dovrà pagarlo. L’assicurazione sanitaria le avrà evitato dipagare, per beneficiare delle terapie. Purtroppo, non esiste un’assicurazione del genere per finanziare il suo ricorso personale contro il proprietario dell’asilo nido. Dovrà perciò trovare un’intesa con un avvocato, che tratterrà una percentuale di qualsiasi somma che otterrà al termine di un processo, o al raggiungimento di un accordo. In effetti, realisticamente, il suo caso non andrà a processo. L’assicuratore dell’asilo dispone di risorse di gran lunga superiori rispetto a quelle della parrucchiera e dell’avvocato. Al fine di ricostruirsi una nuova vita, la nostra parrucchiera accetterà una cifra inferiore a quella a cui avrebbe diritto al termine di un processo.

Perché, vedete, in Canada, solo una minima parte dei casi giudiziari arrivano in un’aula di tribunale. Tutti gli altri sono oggetto di una conciliazione “amichevole”, generalmente intervenuta nell’ambito di una mediazione. Il più delle volte, le discussioni nell’ambito di una mediazione sono protette da un vincolo di riservatezza. Questo permette alle parti di dire apertamente qual è il loro obiettivo e su cosa si basano per raggiungerlo, sapendo che tutto ciò non può essere reso pubblico. Se la mediazione fallisce, le parti vanno a processo, consapevoli che il giudice non sarà informato sul contenuto delle loro discussioni nell’ambito della mediazione. Tutto rimarrà assolutamente confidenziale, tranne una cosa: se le parti raggiungono un’intesa nel corso della mediazione e poi una di loro non vuole più rispettare l’accordo, l’altra parte può andare in tribunale per metterlo al corrente del contenuto dell’accordo e farlo rispettare. Come vediamo, c’è un limite alla riservatezza di un accordo: la prova dell’accordo.

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