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Filo diritto di Nicola Di Iorio. Il giudice deve saper parlare inglese?

Di recente, sono stato impegnato ad istruire un processo in cui rappresento un’azienda che fa affari in Québec, ma la cui sede sociale si trova a Toronto. I dirigenti dell’azienda non parlano francese. Il responsabile per il Québec parla francese ed ha una sufficiente padronanza dell’inglese. Questo dirigente deve testimoniare in tribunale. Il giudice parla fluentemente francese e inglese. Sarebbe quindi logico farlo testimoniare in inglese, in modo che i suoi colleghi di Toronto possano seguire il processo e capire cosa dice. Tuttavia, la cosa più importante, in questo processo, è che il giudice capisca il più possibile la prova che gli viene rappresentata dal mio testimone. Nel mio caso, il testimone è alla sua prima esperienza in tribunale. Non ha mai dovuto testimoniare prima in vita sua.

Non so se vi è mai capitato di dovervi recare in un ufficio della ‘Société de l’assurance automobile du Québec’ per rinnovare la patente di guida, o la targa della macchina; o magari all’Ufficio Passaporti per ottenere o rinnovare il passaporto. La scena è abbastanza tipica. Alcune persone sono in attesa. Altri sono dietro i banconi. Si sentono chiamare nomi o numeri. Cercate informazioni su cosa fare per ottenere ciò che volete e uscire da lì il più rapidamente possibile. Tutto sommato, è per fornirti un servizio per il quale pagate che l’ufficio esiste e le persone vi lavorano. Eppure, tutto è concepito intorno ai dipendenti. Hanno familiarità con i luoghi, si conoscono l’uno con l’altro, conoscono il sistema. Quanto a voi, non sapete nulla di tutto ciò, proprio come gli altri utenti in attesa di servizi. Oltre a sentirvi dire ‘andate lì, fate questo, mi dia quello’, a nessuno importa di voi. Inoltre, se ottenete una risposta sbagliata, potreste non ricevere ciò che cercate. Questo potrebbe succedere, per esempio, se vi viene posta una domanda su un possibile trasloco, oppure relativa al vostro stato di salute.

Ora immaginate di dover andare a testimoniare in tribunale. Non avete familiarità con il luogo, né con le persone che ci sono (tranne forse alcuni che sono lì per lo stesso vostro processo). Cosa ancora più importante, ogni parola che dite può avere un grande impatto sull’esito del processo. Se esprimete male i vostri pensieri, scegliendo una parola che comunica un’idea diversa da quella che volete trasmettere, l’esito del processo potrebbe cambiare, con tutte le conseguenze che ciò comporta. Se a questo si aggiungono le difficoltà derivanti da una mancanza di comprensione, dovuta ad una padronanza insufficiente della lingua, ci si rende subito conto di quanto sia importante farsi capire ed essere capiti.

Quindi cosa fare per consentire ad un testimone di sentirsi sufficientemente a suo agio e di comunicare adeguatamente le proprie risposte alle domande? Prima di tutto, si prepara la sua testimonianza prima del processo. Il testimone deve dire la verità. Per poterlo fare, deve riferire i fatti correttamente e nel giusto ordine. Se non è stato preparato, può invertire date o eventi. Non direbbe perciò la verità, pur senza avere l’intenzione di mentire. Per motivi come questi, mi assicuro sempre che i testimoni possano rivolgersi al tribunale nella lingua che conoscono meglio e con la quale si sentono più a loro agio. Non ci può essere alcun compromesso in questa materia, visto che testimoniare costituisce un’esperienza infinitamente più stressante che ottenere il rinnovo della patente, o del passaporto.

Cosa succede, allora, se il giudice non comprende, o ha una scarsa padronanza della lingua in cui si esprime il testimone? Questo accade regolarmente in Québec. Basti pensare al testimone che parla solo inglese e che testimonia al ‘Tribunal du logement’ davanti ad un giudice che parla solo francese. La stessa situazione può verificarsi anche alla Corte del Québec. Il Presidente della Corte del Québec si è già pronunciato sulla questione. Nei distretti giudiziari in cui è probabile che gli imputati (non parlo dei testimoni) siano fluenti solo in inglese, è richiesto che i giudici padroneggino il francese e l’inglese. Il Ministro della giustizia non è d’accordo. Ha deciso che un giudice non può essere obbligato a parlare inglese, perché il francese è la lingua ufficiale del Québec. A prendere la decisione finale, a questo punto, sarà la Corte Suprema del Canada.

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