L’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS) è stata creata nel 1922. Malgrado il nome, è sempre stata un’associazione di stati sottomessi all’egemonia russa. È stata una dittatura che ha sfruttato il termine democratico per cercare di creare l’illusione che i suoi cittadini consentissero di sottomettersi all’autorità di un governo che rappresentava l’unica vera scelta alle elezioni. Gli elettori, infatti, avevano la possibilità di votare per il governo o di depositare una scheda bianca nell’urna, con il rischio di essere scoperti e puniti. Nel 1991, l’URSS è crollata nel momento in cui un riformatore non è stato più in grado di guidare lo Stato. La Russia è poi scivolata irrimediabilmente in un’altra forma di dittatura e si è ritrovata sempre più soggiogata al governo di Vladimir Putin. Oggi la Russia può contare su più di 6.250 testate nucleari, tante quante quelle di Stati Uniti, Cina, Francia e Gran Bretagna messi insieme. Un paese del genere va preso sul serio, anche se non gli si dovrebbe dare tutta l’importanza che gli si dà quando si considera che il PIL (Prodotto Interno Lordo) degli Stati Uniti è 15 volte quello della Russia e che il PIL della Russia è di molto inferiore a quello dell’Italia.
Non va inoltre dimenticato che l’Italia produce beni grazie al genio dei suoi cittadini, ricchi di competenze accumulate nel corso dei secoli. La Russia estrae risorse dal suo suolo e le vende ad altri paesi. Vi ricordate l’ultima volta che avete acquistato un prodotto “Made in Italy”? Ora provate a ricordarvi l’ultima volta che avete comprato un bene “Made in Russia”! L’URSS è stata una minaccia per noi perché cercava di espandere la sua influenza in Italia, Francia e Spagna. Basta ricordare l’importanza del Partito Comunista italiano per rendersi conto di quanto la nostra Madrepatria sia stata vicina a diventare una dittatura autocratica sotto il controllo russo. Quando l’URSS è crollata nel 1991, molti dei suoi sostenitori si sono affrettati a cambiare l’abito, pur mantenendo le stesse abitudini.In questo modo la Russia è diventata una dittatura controllata dai sostenitori del vecchio regime. Questi hanno accumulato fortune colossali sostenendo il nuovo regime, in cambio dell’assegnazione di grandi imprese a prezzi stracciati. Altri paesi dell’ex Unione Sovietica hanno approfittato del crollo per avvicinarsi ai paesi dell’Europa occidentale. In questo modo, molti di loro sono diventati membri della Comunità europea ed hanno raggiunto livelli di prosperità senza precedenti. Hanno anche scelto di diventare membri della NATO per beneficiare della protezione militare degli Stati Uniti contro la Russia. Tuttavia, questo doppio privilegio – UE e NATO – non è disponibile per l’Ucraina. Perché? Pensateci.
Se Jacques Parizeau o René Lévesque avessero deciso di allearsi con la Russia, permettendosi al suo esercito di stabilirsi in Québec, quanto tempo ci sarebbe voluto prima che gli Stati Uniti invadessero il Québec? Negli ultimi cinque anni, molti capi di governo di paesi membri della NATO sono diventati sempre più preoccupati per l’Ucraina che rivendica l’adesione all’Unione Europea ed alla NATO. Capite il nervosismo di Vladimir Putin all’idea di avere potenzialmente carri armati americani a 600 km da Mosca? I paesi della NATO, Canada in primis, sanno che non si impegneranno mai militarmente in Ucraina.
Tuttavia, hanno lasciato che l’Ucraina si affermasse vis-à-vis alla Russia, lasciando ambiguità sull’adesione alla NATO. Il despota russo ha scelto di non rischiare ed ha ordinato l’invasione in un periodo dell’anno in cui il terreno è ancora gelato per consentire le manovre dei veicoli militari nei campi dell’Ucraina. E i civili in tutto questo? Chi li protegge? Qualcuno ha suggerito di armarli per difendere la madrepatria. Per tentare di limitare la brutalità della guerra, i paesi hanno elaborato delle leggi universali che proteggono coloro che non vi partecipano. È vietato maltrattare i civili. La guerra si fa tra soldati. Ma se si arma un civile, come si può pretendere che sia protetto in quanto civile? Come si può vedere, non esistono soluzioni facili contro un tiranno determinato.