Le ultime settimane sono state difficili e inquietanti per la diaspora ucraina di Montréal che assiste, impotente, all’invasione illegale del proprio paese di origine da parte dell’esercito russo. Il nostro governo ha ripetutamente denunciato le azioni di Vladimir Putin, che non solo sono riprovevoli, ma rappresentano un pericolo per tutto il mondo democratico. È difficile credere che nel 2022 un paese agisca in maniera arcaica, tentando di annettere un paese sovrano, attraverso un’invasione armata.
Va notato che il Canada ospita la più grande Comunità ucraina all’estero e che la comunità Ucraino-Canadese ha contribuito notevolmente allo sviluppo economico, sociale e culturale del Canada come lo conosciamo oggi.
Fino ad oggi, il nostro governo ha impegnato oltre 150 milioni di dollari in aiuti umanitari ed a favore dello sviluppo in Ucraina, attraverso le agenzie delle Nazioni Unite e il Movimento della Croce Rossa al fine di appoggiare la consegna di aiuti che comprendono un sostegno per i servizi sanitari di emergenza, l’acqua, gli aiuti alimentari e gli alloggi.
A ciò va aggiunto che il Canada ha già inviato in Ucraina quasi 60 milioni di dollari in equipaggiamento militare, che include materiale militare altamente sofisticato, attrezzature non letali come giubbotti antiproiettile ed elmetti, oltre a mitragliatrici, lanciarazzi e bombe a mano.
Per porre fine a questa invasione illegale, il nostro governo continuerà ad imporre delle sanzioni economiche a centinaia di individui ed entità russi e bielorussi, direttamente e indirettamente coinvolti in questa aggressione ingiustificabile, incluso il presidente Putin ed i suoi contatti più stretti.
Visto che l’8 marzo si è celebrata la Giornata internazionale della Donna, approfitto di questa rubrica per rendere omaggio a tutte le Donne che, grazie alla loro forza, alla loro dedizione ed al loro impatto positivo sulle nostre Comunità, alimentano la nostra speranza per un futuro più giusto ed equo.
Inoltre, mi sta a cuore rendere omaggio a:
– le donne Ucraine, che a causa dell’invasione russa hanno dovuto abbandonare il loro paese natale con i figli, senza i loro mariti, con la speranza di poter sopravvivere alla guerra;
– le donne Ucraine che hanno scelto di non lasciare il proprio paese e che, con grande coraggio e determinazione, hanno preso in mano le armi per la prima volta nella loro vita, per combattere e difendere il proprio Paese;
– le donne Russe che rischiano la loro vita e la loro libertà denunciando pubblicamente le atrocità commesse dal loro governo contro l’Ucraina.
È rimarchevole che queste donne, che si trovano sui due lati opposti dei loro rispettivi confini e che vivono in due mondi così diversi, nutrano il desiderio comune di difendere e salvaguardare la pace e la democrazia.