La FIAT 500 in Italia ha rappresentato il boom economico, le vacanze e i viaggi in famiglia sull’autostrada, gli amori giovanili e quelli clandestini. La prima macchina a vincere un premio per il design non era solo un veicolo a motore, ma il simbolo di una vita che riprendeva e, con fare leggero e sbarazzino, ti apriva il mondo. Un mondo che sapeva stiparsi in pochi metri quadrati e esprimeva la genialità dell’arte dell’arrangiarsi, ancora capace di ridere anche di se stesso (“Come fanno a stare quattro elefanti su una 500? Semplice, due davanti e due di dietro!”).
Ma in che anno è nata la 500? La Fiat Nuova 500, erede della Topolino (1936), debutta in pieno boom economico: è il 1957 quando questa vettura, nata dalla matita di Dante Giacosa, arriva sul mercato e conquista subito gli italiani. Le sue caratteristiche principali sono il motore da 479 cc bicilindrico da 13 Cv di potenza, la trazione posteriore e l’omologazione per due passeggeri, mentre il costo è di 490 mila lire.
L’auto ha da subito un grande successo, tanto da vincere nel 1959 il prestigioso Compasso d’Oro. La Fiat 500 segna la storia: è la prima auto al mondo ad essere insignita di questo premio, dato che fino a quel momento era stato riservato a prodotti industriali soprattutto appartenenti alla sfera dell’arredamento.
La Fiat Nuova 500 deve la sua fortuna anche ai tantissimi modelli che vengono prodotti nel corso dei quasi vent’anni successivi, portando di volta in volta diverse migliorie nell’ambito del design e delle prestazioni. Alla versione inaugurale del 1957 segue nel 1960 la 500 sport, famosa per il suo tetto apribile; poi c’è la Giardiniera e la 500 D (1960-1965), che vanta tetto in tela e schienale posteriore abbattibile. Segue dal 1965 al 1972 la 500 F, con porte incernierate, a cui si affianca dal 1968 al 1972 la 500 L, che presenta importanti rinnovamenti sia per quanto riguarda gli interni che gli esterni. Poi è la volta della 500 R, il modello che conclude la prima parte della storia della Fiat 500 e che viene immesso sul mercato fino al 1975.
Fiat 500 storia: gli anni ‘90
Per vedere un timido ritorno alla ribalta della Fiat 500 bisogna aspettare gli anni ’90, quando nel settore automobilistico si assiste a un vero e proprio boom delle rivisitazioni di modelli classici, con le case di produzione che vanno a ripescare i propri vecchi successi sperando di attualizzarli. Viene così immessa sul mercato la Fiat Cinquecento (con la dicitura in lettere), che presenta alcuni elementi di continuità e altri di rottura rispetto al modello da cui prende spunto. Resta l’idea di offrire un mezzo compatto, seppur con dimensioni più abbondanti, mentre si sceglie di lasciare da parte lo storico design “tondeggiante” e si punta su un motore a trazione anteriore.
Fiat 500 storia: 50 anni dopo il debutto
Si arriva così al 2007, quando la Fiat 500 torna finalmente sul mercato: o meglio, viene presentata una reinterpretazione che però deve moltissimo alla versione originale; in sostanza, il meglio del design e della tradizione di quest’auto viene riproposto nel presente, legandosi alla tecnologia del momento. L’auto è un vero e proprio successo e nel corso dei primi 10 anni di commercializzazione vince diversi premi e le vendite superano i due milioni di esemplari.
Dal 2020 viene affiancata da un’omonima versione elettrica: il design è rivisitato ma resta molto fedele all’originale, con la principale novità che consiste proprio nel motore elettrico disponibile in due versioni (90 Cv o 118 Cv). Di fatto si tratta della 500 più veloce di sempre, modelli Abarth esclusi, e può scattare da 0 a 100 km/h in 9 secondi netti.