Seconda vittoria in carriera per il cantante 34enne, che si aggiudica la 73sima edizione della kermesse canora.
Secondo Lazza, terzo Mr. Rain. Oltre 12 milioni di spettatori. Amadeus: “Sono l’uomo più felice del mondo”
SANREMO – Marco Mengoni ha vinto la 73esima edizione del Festival di Sanremo, la quarta condotta da Amadeus, con la canzone “Due vite”. Nella classifica finale sono arrivate dopo “Due vite” la canzone di Lazza “Cenere” e quella di Mr Rain “Supereroi”. “Splash” di Colapesce e Dimartino si è aggiudicato il Premio della Critica Mia Martini e il Premio della sala stampa radio tv web Lucio Dalla, mentre il riconoscimento per il miglior testo è andato ai Coma_Cose con il brano “L’addio”.
“Dedico questo premio a tutte le donne in gara che hanno portato canzoni meravigliose”, sono state le prime parole di Mengoni sul palco dell’Ariston.
Era la terza volta che Mengoni, che ha 34 anni, partecipava al Festival, il più importante e seguito concorso musicale italiano, e la seconda volta che lo vince. Lo aveva già fatto con la canzone “L’essenziale” nel 2013, alla sua seconda partecipazione – la prima era stata nel 2010, un anno dopo aver raggiunto la notorietà come vincitore del talent show X Factor. Non sono molti gli artisti che possono vantare lo stesso titolo di bi-vincitore fra i big di Sanremo: da oggi lui è il decimo e si affianca, fra gli altri, a Nilla Pizzi, Anna Oxa e Matia Bazar. Solo in tre hanno fatto meglio: Iva Zanicchi (tre volte), Domenico Modugno e Claudio Villa (quattro volte).
“Due vite” sarà dunque la canzone con cui l’Italia a maggio parteciperà all’Eurovision Song Contest, il più importante e seguito concorso musicale europeo in cui diversi paesi europei e del mondo si sfidano presentando un cantante e una canzone.
La classifica finale vede poi nell’ordine: Giorgia, Madame, Rosa Chemical, Elodie, Colapesce Dimartino, Modà, Gianluca Grignani, Coma_Cose, Ariete, LDA, Articolo 31, Paola e Chiara, Leo Gassman, Mara Sattei, Colla Zio, I Cugini di Campagna, Gianmaria, Levante, Olly, Anna Oxa, Will, Shari, Sethu.
Un’edizione firmata e condotta da Amadeus, affiancato dall’inossidabile Gianni Morandi e, per la serata iniziale e la finale, da Chiara Ferragni. Caratterizzata da qualche colpo di scena – il palco devastato da Blanco, la richiesta di legalizzazione della cannabis di Fedez, il bacio di Rosa Chemical allo stesso Fedez – e da nuovi record di ascolto. Quello di quest’anno è stato il Festival dei risultati strepitosi, con 12 milioni e 256 mila gli spettatori che hanno seguito la finale. Lo share è stato del 66%: la prima parte (21.25 – 23.54) è stata vista addirittura da 14 milioni mila 423 spettatori, con uno share del 62.7%; la seconda parte (23.58 – 01.59), secondo quanto comunica la Rai, è stata vista da 9 milioni 490 mila spettatori con uno share del 63.7%.
“Sono l’uomo più felice del mondo, sono come un bambino in un parco divertimenti senza che questa gioia possa finire”, ha commentato in conferenza stampa Amadeus.
Dopo che l’ipotesi di una sua partecipazione è stata esclusa fra le polemiche, Amadeus ha prestato la voce a una lettera del presidente ucraino Zelensky. “L’Ucraina sicuramente vincerà questa guerra. Vincerà insieme al mondo libero. Vincerà grazie alla voce della libertà, della democrazia e, certamente, della cultura”, ha scritto Zelensky. “Auguro successo a tutti i finalisti e dal profondo del mio cuore voglio invitare i vincitori di quest’anno a Kyiv, in Ucraina, nel Giorno della Vittoria. Nel Giorno della nostra Vittoria!”.