(Adnkronos) – “Il Ferragosto ha fatto registrare un leggero aumento degli annegamenti e delle cadute in montagna, ma non è un dato che ci sorprende perché questo è il periodo dell’estate in cui, con la maggiore mobilità delle persone, aumentano gli incidenti. Anche il Soccorso alpino ha segnalato una percentuale maggiore di incidenti in questi giorni. Nelle grandi città il numero di accessi nei pronto soccorso è in linea con il periodo, non c’è stato nessun allarme particolare”. Così all’Adnkronos Salute Fabio De Iaco, presidente Simeu (Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza), commentando gli accessi nei pronto soccorso a Ferragosto.
Sul lago di Bolsena un ventenne è affogato dopo un tuffo dal pedalò. A Cene nel bergamasco un 37enne si è tuffato nel fiume Serio ed è annegato. A Mandello del Lario una bambina di 11 anni è annegata nel lago. E’ stato un Ferragosto di incidenti e vittime anche in montagna, il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) ha confermato un trend in aumento con una concentrazione nei mesi estivi di giugno (9,5%), luglio (14,6%), agosto (16%) e settembre (10,1%).
“Permangono però i problemi di personale nei pronto soccorso – ricorda De Iaco – A settembre si dovrà tornare a lavorare sulle carenze. Ricominceranno anche i concorsi con i tentativi delle aziende di trovare il personale. Ma non mi pare ci siano soluzioni pronte – conclude – spero invece che riprenda il lavoro delle Commissioni parlamentari sulla riforma della medicina d’emergenza”.