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Fare di più per il nostro sistema sanitario!

Ultimamente avrete probabilmente visto, nei vari notiziari, che il governo federale ha concordato con le province un piano decennale da 196,1 miliardi $ in materia di “trasferimenti di fondi federali alla sanità”. Lasciatemelo dire: si tratta di un accordo storico che avrà un impatto reale sulla qualità dell’assistenza sanitaria in tutto il Paese, grazie, appunto, agli investimenti del governo federale.

Innanzitutto, che cos’è un trasferimento di fondi federali alla sanità? È importante sapere che quello della sanità è una materia di competenza provinciale, il che significa che sono i governi provinciali ad essere responsabili della gestione delle cure sanitarie sul proprio territorio. Visto che l’assistenza sanitaria è molto onerosa per il bilancio provinciale, il governo federale accetta, anche se non è obbligato a farlo, di aiutare le province a finanziare il sistema sanitario, trasferendo appunto dei fondi federali.

Il governo federale, quindi, può agire in due modi: attraverso il Trasferimento canadese in materia di Sanità (TCS), soggetto alle condizioni della “Loi canadienne sur la santé”, oppure attraverso accordi bilaterali firmati individualmente con ciascuna provincia. Il piano del governo federale prevede, dunque, un finanziamento già previsto di 142 miliardi di dollari che andranno ad incrementare il TCS, oltre a 7,8 miliardi di dollari in virtù degli accordi bilaterali.

Si tratta di un piano storico, in quanto a questi incrementi già consistenti si aggiungeranno altri 46,2 miliardi di dollari che verranno suddivisi in tre parti: ovvero il potenziamento degli aumenti del TCS, gli aumenti relativi ai nuovi accordi bilaterali ed i finanziamenti legati agli aumenti salariali per il personale sanitario.

In materia di TCS, questo finanziamento supplementare rappresenta un incremento immediato, per l’anno in corso, di 2 miliardi $ per affrontare in maniera urgente le pressioni sugli ospedali pediatrici e sui Pronto Soccorso, oltre ad un finanziamento di 17,3 miliardi $, su 5 anni, per incrementare il TCS del 5% all’anno.

Per quanto concerne gli accordi bilaterali, saranno 25 miliardi $ che serviranno ad ampliare l’accesso ai servizi sanitari per le famiglie, sostenere i nostri operatori sanitari, ridurre i tempi di attesa per gli interventi chirurgici, potenziare l’accesso a terapie di salute mentale di qualità e, infine, modernizzare il nostro sistema sanitario. Questi accordi su misura saranno discussi con le province per rispondere alle esigenze specifiche di ciascuna di esse.

Infine, 1,7 miliardi $ saranno devoluti alle province per migliorare le condizioni di lavoro dei nostri operatori sanitari.

Sono consapevole che si tratta di tanti numeri e di un piano che, a prima vista, sembra relativamente complesso. Concretamente, si tratta di un accordo di grande importanza che garantirà la sostenibilità dell’assistenza sanitaria in tutto il Paese, riducendo al contempo i tempi di attesa che i Canadesi sono costretti a subire oggi.

In conclusione, il governo federale sta facendo tutto il possibile per garantire ai Canadesi l’accesso a un’assistenza sanitaria efficace, tempestiva e gratuita, agendo allo stesso tempo in maniera responsabile in termini di finanze pubbliche.

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