(Adnkronos) – Dodici sfide per supportare lo sviluppo sostenibile nel 2023. Dodici temi proposti da Iren, in linea con l’Agenda 2030, tra cui individuare quelli più urgenti e strategici per imprese, istituzioni, mondo della ricerca. È questo l’obiettivo della ‘Esg Challenge Iren 2023’, l’evento internazionale che si tiene oggi a Genova a Porta Siberia. Ad aprire i lavori, il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e il sindaco di Genova Marco Bucci, insieme a Luca Dal Fabbro, presidente Iren e Gianni Vittorio Armani, amministratore delegato Iren. Coinvolti durante la giornata esperti nazionali ed internazionali del mondo delle imprese, della finanza e della ricerca universitaria e scientifica.
Le dodici sfide presentate, identificate con il supporto di EticaNews, rappresentano un manifesto che punta a ribadire quanto sia fondamentale il contributo di imprese, istituzioni e ricerca per agire concretamente sull’ambiente e sul clima, sulle comunità locali e sul territorio, creando una nuova cultura condivisa, basata sull’innovazione. Tra i temi al centro dei lavori, l’economia circolare e l’attenzione alle risorse naturali, la valorizzazione del capitale umano, la maggiore inclusione dei giovani e dei talenti, l’importanza di dotarsi di indicatori misurabili che evidenzino l’efficacia delle scelte intraprese, alla luce di una concezione di sostenibilità intesa come un reale strumento competitivo.
L’evento è inoltre la tappa conclusiva del Premio Esg Challenge Iren 2023: Iren ha selezionato le 10 migliori tesi che si sono distinte sul tema della sostenibilità e delle sfide ambientali, sociali e di governance, realizzate da studenti laureandi, laureati, dottorandi o dottori di ricerca. Sono state quasi 240 le tesi ricevute dalle Università italiane e dall’estero, che dimostrano la rilevanza di un’iniziativa come quella promossa da Iren, per la necessità di favorire la vicinanza e la collaborazione tra il mondo della formazione e della ricerca e gli operatori economico-finanziari. In particolare, gli elaborati pervenuti si suddividono in 27 tesi di dottorato, 65 di Laurea triennale, 140 di Magistrale o Specialistica e 2 provenienti da Master. Sono state, invece, 29 le tesi che hanno sviluppato una interrelazione tra i temi Environmental, Social e Governance, il 10% del totale.
Queste le sfide per il 2023 secondo Iren: Clima in azione (affrontare in modo efficace la messa a terra degli impegni a livello globale sulla riduzione delle emissioni, individuando le leve per coinvolgere i protagonisti privati del sistema economico-finanziario); Risorse circolari (accelerare lo sviluppo della simbiosi industriale e della cultura della responsabilità del prodotto in chiave di economia circolare); Patrimonio in natura (costruire un sistema in grado di valorizzare il capitale naturale, riconoscendone il potenziale intrinseco, per incentivare ulteriormente gli investitori e le imprese); Just transition (cancellare il timore di una retromarcia e agire nell’aspettativa di un’accelerazione della transizione).
Valore condiviso (le aziende sono chiamate a generare valore condiviso); Persone&Rispetto (alzare il velo sulle problematiche nascoste nella supply chain); Pmi al passo (consentire alle pmi della suply chain, le meno attrezzate per seguire gli aggiornamenti sulla sostenibilità, di comprendere, prima ancora di ‘eseguire’ le richieste Esg provenienti dal committente); Stakeholder engagement (rendere gli stakeholder una controparte necessaria per misurare la materialità e l’impatto); Inclusione e Talenti (definire una strategia per coinvolgere, creare cultura condivisa, includere e valorizzare i giovani e i talenti nella loro diversità).
Misurarsi (imparare a misurare i dati sul campo, comprendere la necessità del confronto con il mercato e i competitor, adottare kpi e modelli di scoring che supportino la propria materialità); Finanza sostenibile (favorire un nuovo rapporto tra istituti e azienda, per renderli alleati nell’upgrade Esg, a partire dalle relazioni con la propria supply chain); DigitalEsg (promuovere nuovi sistemi di raccolta, ma anche nuove frontiere di certificazione – blockchain – del percorso delle informazioni)