(Adnkronos) – Energy manager in prima fila per il contenimento sostenibile dei costi energetici, sia nella Pubblica amministrazione che a livello aziendale. Questa la sintesi della presentazione di alcune esperienze locali fatte in occasione della presentazione dal Rapporto Fire (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia), presentato oggi durante il webinar ‘La cultura della sostenibilità in Italia’ in corso al Palazzo dell’Informazione a Roma.
“Prato – ha spiegato Vittorio Bardazzi, energy manager del Comune di Prato – è una città a vocazione industriale e tessile. Il Comune ha istituito nel 2010 l’ufficio Politiche energetiche. L’energy manager deve predisporre dati energetici per la verifica di interventi di efficientamento realizzati. Una delle prime cose che abbiamo fatto è stato quello di creare degli indicatori con le quali individuare le eventuali criticità e consentire il confronto con altre strutture, una vera e propria analisi del sistema energetico dell’ente. L’Amministrazione ha poi dedicato la sua attività alla ricerca di soluzioni e sistemi per finanziare interventi di efficientamento energetico di edifici ed impianti attraverso gli strumenti di incentivazione che lo Stato rendeva disponibili, cercando di sfruttare al massimo le potenzialità degli stessi”.
“I bandi della Regione Toscana Por-Fesr 2014-2020 – ha ricordato -hanno poi reso possibile, in combinato con gli incentivi messi a disposizione dal Conto Termico, la progettazione e la realizzazione di interventi di efficientamento su alcuni edifici scolastici per un importo complessivo dei lavori superiore a 4.000.000 euro di cui solo il 13% a carico dell’amministrazione”.
“Trentino Trasporti – ha affermato Giuliano Giacomelli energy manager Trentino Trasporti – è la società di trasporto pubblico della Provincia autonoma di Trento, ogni anno si registrano circa 11000 tep di consumo per la maggior parte relativo al core business dell’azienda, il trasporto passeggeri. L’aumento del metano è la parte più importante anche per il gran consumo aziendale per la trazione, circa 2 M di mc/anno. Nonostante ci si rifornisca di biometamo prodotto in loco (20 km) transitando sulla rete si deve sottostare alle regole del mercato”.
“I contratti fornitura della materia prima energetica – ha aggiunto – sono stati stipulati in Consip e non si ravvedono possibilità di risparmio, si ritiene quindi di dover agire sul contenimento dei consumi dell’azienda secondo un piano di breve medio e lungo periodo, attraverso la riorganizzazione degli uffici e dei tempi di lavoro. mentre a livello strutturale di va dall’adeguamento dei termostati con password a interventi sugli stili di guida, al rifacimento dell’impianto a led sulla tettoia degli autobus lato sud e lato nord”.
“Nei nostri stabilimenti – ha spiegato Nensy Natalino energy manager di Michelin Italia – è presente una rete capillare di contatori di energia e dei conduttori di centrale termica. Negli ultimi anni, la trasformazione digitale e l’applicazione delle tecnologie dell’industria 4.0 hanno portato alla digitalizzazione e automatizzazione di una parte degli impianti. Abbiamo a disposizione una mole di documentazione tecnica per gestire e ridurre consumi energetici. Ci sono poi gli ‘apes’, animatori performance energetica sito. Nel 2022 è stata lanciata la nostra campagna di sensibilizzazione per il risparmio energetico”.
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