di Vittorio Giordano
Dall’aprile 2013, il contabile e dottore commercialista italo-canadese è presidente e direttore generale della prestigiosa ‘Raymond Chabot Grant Thornton’ (RCGT), leader incontrastata in Québec con i suoi 2520 dipendenti, 200 associati ed un centinaio di uffici disseminati ai quattro angoli della Provincia
Montréal – Quando varchiamo gli uffici della ‘Raymond Chabot Grant Thornton’, su Rue de la Gauchetière Ovest (alla National Bank Tower), nel cuore di downtown Montréal, ci invade un senso di potenza, fiducia e solidità che accresce in maniera esponenziale quando stringiamo la mano ferma del suo leader in Canada: Emilio Imbriglio, che sprigiona da tutti i pori carisma, competenza e professionalità. Commercialista di formazione, contabile di professione e docente alle Università Concordia e McGill per 18 anni, dal 2013 Imbriglio è presidente e direttore generale della società contabile Raymond Chabot Grant Thornton (RCGT). Molto impegnato nella vita comunitaria, dal 1997 al 2012 Imbriglio è stato presidente del consiglio di amministrazione dell’Ospedale Santa Cabrini, dopo averne fatto parte per 10 anni. Nel marzo 2010, poi, anche l’Italia lo ha onorato conferendogli il prestigioso titolo di Cavaliere della Repubblica.
LE ORIGINI CASERTANE – Nato a Montréal, su rue Mercier, a Mont-Royal, un anno dopo lo sbarco dei genitori in Canada, nel 1958, Emilio è figlio (insieme a Edda) di Fiorentina e Antonio, originari rispettivamente di Mignano Montelungo e Cave di Conca, in prov. di Caserta. Scampati eroicamente ai bombardamenti tedeschi rifugiandosi nelle caverne di Monte Cassino, hanno deciso di costruire altrove il proprio futuro con grande generosità, coraggio e spirito di sacrificio.
LA RCGT – Fondata nel 1948, oggi la RCGT è un’azienda leader nel campo dei servizi di assicurazione, tassazione e fiscalità, consulenza finanziaria, recupero credito, investimenti e riorganizzazione d’impresa. In Québec, Est Ontario e New Brunswick, l’azienda deve il suo successo ad una squadra di 2.520 professionisti (in oltre 100 uffici), oltre a 200 associati, che assistono i clienti (tra cui molte PMI, organi pubblici e parapubblici) nel ‘liberare’ tutto il loro potenziale di crescita. In tutto il Canada i dipendenti sono 4.300, 42 mila in tutto il mondo, con uffici in oltre 130 Paesi per un fatturato annuale di 5 miliardi di dollari americani.
SERVIZI DI ECCELLENZA – “Da quando, tre anni fa, sono diventato CEO della ‘Raymond Chabot Grant Thornton’ – ci ha raccontato Imbriglio – l’azienda è rimasta sempre prima nel ranking provinciale. I nostri 2.520 dipendenti, dislocati in quasi 100 uffici, forniscono 50 tipologie di servizi. Non c’è niente che non possiamo fare: è incredibile quanto questa azienda sia eccellente in termini di competenza, qualità e talento. Sono circondato dai migliori professionisti in tutti i servizi e in ciascuna regione: la nostra leadership è soprattutto merito loro, che costituiscono la nostra più preziosa risorsa. Lavoriamo per sviluppare il potenziale dei nostri clienti, che crescendo diventeranno i nostri futuri leaders, e, più in generale, contribuiamo a far crescere l’economia, a creare posti di lavoro e ad influenzare le politiche fiscali del governo affinché le nostre imprese possano prosperare. E sono onorato di far parte del ‘board’ dei Governatori del ‘Grant Thornton International’, che rappresenta 137 Paesi e si riunisce a Londra 4 volte all’anno. Più nello specifico, siedo nel comitato della gestione strategica, che a sua volta rappresenta 7 Paesi. Dopo gli Usa e la Gran Bretagna, ci siamo noi. Dal 1º gennaio, poi, presiedo il comitato del bilancio: gestisco un budget di 5 miliardi per una società che conta 42 mila dipendenti in tutto il mondo.
IL ‘PESO’ DEI VALORI ITALIANI NELLA TUA CARRIERA – “Non so se sono valori italiani, dei miei genitori, di Plateau Mont-Royal o del Québec. So che sono cresciuto in una famiglia che mi ha dato l’esempio: avevamo poco, ma non ci sono mai mancati la buona fede, il cuore, il coraggio, l’integrità e lo spirito di sacrificio. Ho continuato su questa falsariga che, negli anni, si è rivelata un’ottima formula per il successo. Un giorno ho rimproverato le mie due figlie – un’ingegnere aeronautico e un’odontoiatra – perché lavoravano troppo: mi hanno risposto che non sapevano fare altro, che mi stavano semplicemente imitando. In quel momento ho capito che i miei valori erano diventati anche i loro valori”.
COSA FA L’AZIENDA IN CONCRETO – “Le persone che si rivolgono a noi hanno delle ‘situazioni’ che non riescono a risolvere da soli. C’è chi vuole acquistare una nuova azienda, accrescere il volume d’affari, potenziare gli spazi dell’impresa, effettuare una stima/valutazione, impostare un finanziamento, rivedere l’imposizione fiscale, ecc. Le ragioni possono essere le più disparate. Di solito le ‘situazioni’ appartengono a 3 categorie: controllo di bilancio, analisi dell’imposizione fiscale e servizi di consulenza, che a loro si suddividono in 3 sottocategorie: prestazioni e strategie, finanziamenti e insolvenze. In quest’ultimo caso, le compagnie hanno debiti e non riescono a procedere con i pagamenti: insieme cerchiamo un accordo con il creditore oppure, ma sempre meno spesso, facciamo ricorso alla bancarotta. Per quanto riguarda le consulenze finanziarie, la maggior parte delle volte riguarda fusioni, acquisizioni, supporto a transazioni, finanziamenti, ecc. Abbiamo portato a termine dei piani di finanziamento molto complessi, come quello di 3 miliardi per il Centre de recherche du CHUM che, nel 2011, Wall Street ha premiato come progetto dell’anno. Per quanto riguarda le prestazioni e strategie, i nostri esperti studiano il comportamento dell’azienda sul mercato, se investe capitali e risorse nei posti giusti e nel giusto ordine per arrivare all’obiettivo. La nostra missione è ottimizzare efficienza, produttività e competitività senza gravare sui costi. Lo abbiamo fatto anche negli ospedali, cercando di rendere più efficienti le sale operatorie. E disponiamo anche di un gruppo di esperti che si occupa di sviluppo sostenibile”.
NON SOLO PROBLEM SOLVING – “La parola ‘problema’ ha una connotazione negativa, meglio parlare di situazioni, alcune molto positive, come la creazione di posti di lavoro. Nei giorni scorsi, la compagnia ‘Cinesite’, società di animazioni con sede sociale a Londra, ha creato 500 nuovi posti di lavoro proprio grazie a noi: il CEO ci ha ringraziati perché è grazie a noi che hanno investito in Québec”.
I LEGAMI CON LA COMUNITA’ – “Sono sempre molto legato alla Comunità italo-canadese: Charles Argento è presidente della fondazione su mia proposta quando ero presidente del consiglio di amministrazione del Santa Cabrini. Con la riforma Barrette, l’ospedale è stato raggruppato, non inglobato: un trattamento riservato solo a noi ed al Jewish General Hospital. E ne abbiamo salvaguardato anche la missione così come l’uso del francese e dell’italiano. E anche qui c’è il mio contributo.
Ho sempre a cuore i temi che toccano i miei sentimenti e che sono importanti per la Comunità. La generazione di chi è arrivato negli anni ’50 e ’60 sta invecchiando e deve essere aiutata in termini di assistenza sanitaria e messa nelle condizioni di mangiare il cibo che preferisce, giocare a carte o a bocce, parlare nella lingua che capisce. Se oggi occupo questa posizione è merito dei miei genitori
che hanno deciso di venire nel più bel Paese al mondo. Cosa che loro all’epoca ignoravano, ma da cui io ho tratto un enorme vantaggio”.