Grandi manovre nel suo piccolo per lo stato dell’emigrazione in Abruzzo e per la riunificazione con il Molise. Per prima cosa, la Regione ha soppresso l’ufficio Emigrazione ed ha in programma di riportare il Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM) all’interno del settore Turismo. Poi si è creato un movimento, ideato dall’ing. Antonio Bucci di Isernia, con l’idea di riunificare Abruzzo e Molise. Inoltre lo scorso 3 marzo si è tenuta ad Agnone la conferenza sul Turismo delle Radici organizzata da associazioni di abruzzesi e molisani (nella foto).
Da tener presente che per molte associazioni, specialmente all’estero, Abruzzo e Molise sono rimasta ancora un’unica regione.
“Rimango perplesso e non posso che confermare l’opinione che alla Regione interessi poco l’emigrazione abruzzese. Tutto questo avviene mentre ci sono risorse che il Ministero Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale [MAECI] renderà disponibili per il 2024 Anno del Turismo delle Radici”, è il commento di Antonio Bini, direttore della rivista “Abruzzo nel Mondo” ed ex dirigente del Settore Turismo della Regione Abruzzo. Commento fatto da relatore durante la Conferenza.
Laura Di Russo, che era responsabile dell’ufficio Emigrazione, ha spiegato che “l’ufficio esisteva da prima che nascesse la legge del CRAM (2004). Presumo dalla fine degli anni 90. Allora si chiamava ‘Emigrazione e Immigrazione’, nome quanto mai attuale”. L’ufficio si occupava dei tempi connessi all’emigrazione degli abruzzesi che si stima siano attualmente 1,5 milioni tra nativi ed oriundi sparsi in tutto il mondo. Alla Conferenza, Di Russo ha lamentato come “i programmi scolastici non riportino una parola sulla grande emigrazione”.
Bini ha fatto presente anche che “dal 1891 al 1920 emigrarono dall’Abruzzo e Molise 775.106 persone. Un dato riferito alla sola emigrazione transoceanica. Aiutare a ritrovare le proprie radici – ha continuato Bini – deve rappresentare un obiettivo economico. Questo tipo di turismo potrà trovare nel 2024 un momento di maggiore attenzione, che si potrà sviluppare negli anni successivi. I recenti viaggi in Abruzzo e in Molise di Nancy Pelosi e di Mike Pompeo a Pacentro dimostrano l’importanza delle ricerche genealogiche”.
La Conferenza di Agnone è durata 4 ore, con inizio alle ore 9, e descritta come alquanto caotica, con la partecipazione di 20 oratori (tra i 30 previsti), tra cui Angelo Di Ianni dal Canada e Max Manzo dall’Argentina.