(Adnkronos) – Election Day negli Usa. Americani oggi alle urne per eleggere il loro prossimo presidente. La vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump hanno tenuto i loro ultimi eventi di campagna elettorale negli stati chiave ieri sera.
“Potrebbero essere tra le elezioni più serrate della storia. Conta ogni voto”, ha detto da Philadelphia la candidata democratica. “In queste elezioni abbiamo la possibilità di voltare finalmente pagina rispetto a un decennio di politica guidata da paura e divisione – ha aggiunto senza citare il rivale Donald Trump – Ne abbiamo abbastanza”.
In Pennsylvania, in una delle ultime tappe della campagna elettorale, Trump cita Mike Tyson in un passaggio del discorso e raccoglie il suggerimento urlato da un sostenitore presente al comizio: Kamala Harris dovrebbe salire sul ring contro l’ex campione dei pesi massimi. “Sarebbe interessante”, dice Trump. “Mike ne ha passate tante, ma è ancora in grado di combattere. Ve lo immaginate Mike… Qui qualcuno dice ‘fai salire Mike sul ring con Kamala’…. Sarebbe interessante”.
Cercando fino all’ultimo il sostegno di elettori arabi e musulmani, Trump non risparmia accuse ad Harris. “Stiamo mettendo insieme la più grande e più ampia coalizione nella storia politica americana. Include numeri record di elettori arabi e musulmani in Michigan, che vogliono pace – si legge in un post diffuso nelle ultime ore su X – Sanno che Kamala e il suo gabinetto guerrafondaio invaderanno il Medio Oriente, con milioni di musulmani uccisi e avvieranno la Terza guerra mondiale. Votate Trump e riportate la pace”.
“Portare l’America” verso “nuove vette di gloria”, la promessa di Trump. “Con il vostro voto – ha detto alla folla – possiamo risolvere tutti i problemi con cui fa i conti il nostro Paese e portare l’America, il mondo, verso nuove vette di gloria”.
Parità assoluta tra Kamala Harris e Donald Trump nel minuscolo villaggio di Dixville Notch, nel New Hampshire dove, come da tradizione, si è votato a mezzanotte. Su sei elettori, la candidata democratica ha conquistato tre voti, gli stessi del rivale repubblicano. Le operazioni di voto si sono concluse in 15 minuti. E’ dal 1960 che la cittadina difende il primato di essere la prima ad esprimersi. Una volta che tutti i voti sono stati espressi, le schede vengono conteggiate e i risultati annunciati ore prima di qualsiasi altro luogo degli Stati Uniti.
Joe Rogan, il re dei podcast negli Stati Uniti, si schiera per il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. L’endorsement è arrivato all’ultima ora. Rogan, che ha intervistato Elon Musk, attira milioni di ascoltatori con ‘The Joe Rogan Experience’, è stato criticato per aver fatto disinformazione e commenti razzisti per i quali si è poi scusato. Per lui, noto fuori dagli Stati Uniti per le vesti di commentatore di arti marziali miste, da Musk arrivano “quelle che penso siano le ragioni più convincenti per Trump” e “sono d’accordo con lui”. “Per la cronaca – ha aggiunto in un post su X dopo aver ‘dialogato’ a lungo nei giorni scorsi il tycoon – sì, questo è un endorsement per Trump”. E il candidato repubblicano che sogna il ritorno alla Casa Bianca su X ha presto ringraziato Rogan: “Grazie per l’endorsement, Joe Rogan, è un grande onore!”.