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Echinopsis, il nuovo album di Alessia Priolo

MONTRÉAL – Pianista, tastierista, compositrice, imprenditrice di eventi musicali. Alessia Priolo è nata a Ribera, in Sicilia. A 10 anni inizia a prendere lezioni private di pianoforte per poi studiare musica classica al Conservatorio Arturo Toscanini, appassionandosi però anche all’universo rock. Nel 2009 si trasferisce con tutta la famiglia a Montréal. I genitori le regalano una ‘keytar’, un ibrido tra tastiera (keyboard) e chitarra (guitar), molto popolare negli anni ‘70-‘80. Da allora vive con gli strumenti. La sua musica si ispira alle colonne sonore dei film, al rock e al symphonic metal, al genere ambient, contemporaneo. La musica strumentale cinematografica di Alessia porta in un’altra dimensione. La sua musica è ricca di orchestrazioni epiche e orecchiabili melodie di pianoforte.

“Mentre ero all’Università ho scoperto un’altra passione, l’organizzazione di eventi. Essere musicista mi ha fatto capire come si organizzano le cose, questo lavoro mi ha fatto conoscere la mia industria completamente. Durante la pandemia, che ha messo in ginocchio il settore, io ho continuato a sviluppare iniziative virtuali. La mia figura professionale si è evoluta in Virtual Event Producer, con le competenze tecniche per i concerti online e lo streaming, per convertire i concerti dal vivo al virtuale. Questo resterà perché si raggiunge un’audience enorme, ovunque nel mondo. La crisi ha spinto 10 anni in avanti, forzando delle tecnologie che esistevano già ma non erano ottimizzate. Ormai l’industria musicale è cambiata per sempre, sarà ibrida. Quanto alla mia composizione musicale, quello è il mio spazio creativo, da proteggere dall’aspetto business, dove voglio esprimermi solo come artista, senza logiche di mercato”.

Ed ecco appena uscito infatti il suo nuovo album Echinopsis (il suo secondo album strumentale, dopo Rebirth del 2018), composto da 4 tracce instrumental (Echinopsis, Flow State, Reason, Confined), finanziato in parte da Factor Canada, registrato da casa durante la pandemia.

“Vuole dare la sensazione che da un momento difficile può emergere tanta creatività e bellezza… come appunto i fiori della pianta del cactus, che si chiamano proprio Echinopsis. I cactus hanno delle spine, ma fanno anche dei fiori bellissimi. Da questi 2 anni difficili è emerso sicuramente qualcosa di positivo. L’industria musicale è ancora compromessa dai cambiamenti e per gli artisti è sempre più difficile monetizzare il proprio lavoro e non arrendersi. Il cactus è anche molto resistente. In Sicilia, dove sono nata, è una pianta molto comune, mi ha sempre affascinata. Echinopsis è davvero il frutto di una resilienza”.

Questo album ha una musica ispirata alle colonne sonore di Hans Zimmer, è ideale per la concentrazione, senza la distrazione delle parole. 

Quello che mi piace della musica strumentale, senza un testo, è che è più evocativa, aperta all’interpretazione personale. La ‘seaboard’, con tasti di gomma, e la ‘keytar’ mi permettono di produrre suoni particolari che non potrei ottenere con strumenti più tradizionali”. Musica di Alessia Priolo, batteria di Gopal Devanathan, mixaggio di Marcela Rada, mastering di Joe Barrucco (Timeline Audio), registrazione della batteria di Jesse Zito, progetto grafico di Mikio Murakami (Silent Q Design), Etichetta: Dreamstate Entertainment Group. 

Disponibile dal 30 settembre su http://alessiakeyboardist.com/. 

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