(Adnkronos) – Lo chiamano ‘gas esilarante’ ma gli effetti dell’utilizzo cronico del protossido di azoto, nuova modalità di ‘sballo’ popolare soprattutto fra i giovani, dall’Australia all’Europa, non fanno ridere. Anzi, preoccupano non poco i medici che stanno osservando “difetti neurologici gravi e talvolta permanenti”. L’uso ricreativo di questa sostanza, un anestetico leggero che “rimane in uso oggi soprattutto per procedure pediatriche e dentistiche”, sta diventando un problema crescente in alcuni Paesi, come per esempio il Regno Unito, spiegano gli autori di una revisione scientifica mirata ad aiutare i camici bianchi a riconoscere i segni di tossicità da protossido di azoto.
Pubblicato su ‘Cmaj’, Canadian Medical Association Journal, il documento è firmato da due ricercatori dell’University of Toronto e specialisti di un ospedale pediatrico canadese, e mette in guardia su alcuni specifici effetti legati a un uso prolungato. Il protossido di azoto preoccupa perché è low cost e facilmente reperibile online, spiegano gli autori della review, ed è sempre più scelto dai ragazzi per uno sballo veloce. La prevalenza reale e aggiornata del consumo a scopo ricreativo di questa sostanza non è nota. Ma nel ‘Global Drug Survey’ del 2021, il 10% di tutti gli intervistati e il 15% degli intervistati canadesi aveva già indicato di aver usato il farmaco nell’anno precedente.
“Il basso costo e la facilità di accesso al protossido di azoto lo rendono una droga ricreativa popolare, soprattutto tra i giovani”, scrive Cyrille De Halleux, specialista in medicina interna e terapia intensiva, in forze nella struttura pediatrica Hospital for Sick Children (SickKids) e capo ricercatore nella Divisione di Farmacologia clinica e tossicologia dell’ateneo di Toronto, Ontario. Nel dettaglio, spiega l’esperto insieme al co-autore David N. Juurlink, l’uso cronico di protossido di azoto può causare una carenza funzionale di vitamina B 12, che può provocare effetti sulla salute a lungo termine, in particolare conseguenze neurologiche.
Le tre presentazioni più comuni di tossicità sono il danno al midollo spinale (mielopatia), il danno ai nervi che colpisce la forza e la sensibilità (neuropatia) e le anomalie comportamentali (encefalopatia). Il trattamento comprende tre passaggi: interruzione dell’uso della sostanza, integrazione di vitamina B 12 e metionina. I due ricercatori lanciano l’allarme ed esortano i colleghi a insospettirsi in presenza di persone con delle problematiche che possono essere ‘spie’ di un abuso di gas esilarante. “I medici dovrebbero informarsi sull’uso di protossido di azoto da parte di pazienti che presentano esiti inspiegabili indicativi di carenza di vitamina B 12 o altri sintomi neurologici compatibili”, è l’invito degli esperti ai colleghi.