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Dichiarazione dei redditi 2024: ecco le principali novità fiscali

È ufficialmente iniziata la stagione delle imposte. Milioni di contribuenti si preparano a presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno fiscale 2024. Come sempre, ci sono alcune novità da tenere d’occhio per evitare errori e cogliere opportunità di risparmio.

 

Scadenze. Dal 24 febbraio scorso è già possibile trasmettere elettronicamente la propria dichiarazione dei redditi, sia a livello federale che provinciale. La data limite, invece, è fissata per il 30 aprile 2025, termine entro il quale devono anche essere versati eventuali importi dovuti. I lavoratori autonomi hanno tempo fino al 16 giugno 2025, sebbene gli eventuali saldi da pagare debbano comunque essere estinti entro la fine di aprile.

 

Accesso semplificato al portale dell’ARC. La piattaforma Mon dossier dell’Agenzia delle Entrate (ARC) rappresenta una delle innovazioni più interessanti per i contribuenti, poiché permette di gestire le pratiche fiscali in modalità digitale. In passato, l’accesso era subordinato alla ricezione a domicilio di un codice inviato per posta; ora il sistema è notevolmente più rapido: basta caricare la foto di un documento d’identità, come il passaporto o la patente di guida, per completare la verifica dell’identità.

 

Tassazione sui guadagni in capitale. Molto dibattuta nel 2024, il disegno di legge che incrementa il tasso di inclusione delle plusvalenze tassabili dal 50% al 66,67% per importi superiori a 250.000 $ non è stata approvata in tempo (causa rinvio lavori parlamentari) e, quindi, entrerà in vigore solo nel 2026, salvo ulteriori modifiche legislative.

 

Incentivi per gli immobili residenziali. Chi investe in immobili destinati esclusivamente all’affitto potrà usufruire di una deduzione per ammortamento accelerato (DPA) del 10%, invece del consueto 4%. L’incentivo si applica agli edifici con almeno quattro unità abitative private o dieci camere singole, purché almeno il 90% degli alloggi sia destinato alla locazione a lungo termine. La misura riguarda gli immobili costruiti tra il 16 aprile 2024 e il 31 gennaio 2031 e che saranno disponibili entro il 1° gennaio 2036.

 

Stretta sull’lmpôt minimum de remplacement (IMR). L’IMR, meccanismo che garantisce che i contribuenti più facoltosi versino un importo minimo di imposte indipendentemente dalle strategie di ottimizzazione fiscale adottate, è stata inasprita. Per il 2024, l’esenzione di base aumenta da 40.000 $ a 173.205 $ (175.000 $ a livello provinciale); tutti i guadagni in capitale e le opzioni di acquisto di azioni in borsa sono ora inclusi nel calcolo; alcune detrazioni, spese e crediti non rimborsabili saranno limitati al 50%; l’aliquota d’imposta, infine, salirà dal 15% al 20,5% (il 19% a livello provinciale).

 

Maggiore flessibilità per il Régime d’accession à la propriété (RAP).  Dal 17 aprile 2024, l’importo massimo prelevabile dal proprio REER (Régime enregistré d’épargne-retraite) è passato da 35.000 $ a 60.000 $. Inoltre, il rimborso di questa somma, da versare in 15 anni, è stata posticipata: per i prelievi effettuati tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025, il rimborso inizierà cinque anni dopo il primo prelievo, anziché due come prima.

 

Stretta sulle locazioni a breve termine non conformi.  Dal 1° gennaio 2024, le spese legate alla locazione di immobili per meno di 90 giorni consecutivi non possono più essere detratte, se l’attività non rispetta le normative provinciali e municipali in materia di registrazione, licenze e permessi. Questa misura riguarda, per esempio, uno chalet affittato in un comune che vieta le locazioni a breve termine o un appartamento che, pur essendo idoneo all’affitto turistico, non è registrato come struttura ricettiva presso il governo del Québec.

 

Contributi più alti al Régime de rentes du Québec (RRQ). Dal 2019, il potenziamento del Régime de rentes du Québec (RRQ) ha portato ad un aumento graduale dei contributi. Per il 2024, il tasso di contribuzione rimane al 12,8% per i redditi tra 3.500 $ e 68.500 $, suddiviso equamente tra dipendente e datore di lavoro, mentre i lavoratori autonomi lo versano interamente. La novità del 2024 è l’introduzione di un contributo aggiuntivo dell’8% per i redditi tra i 68.500 $ ed i 73.200 $. Anche questo è diviso 50-50 tra lavoratore e datore di lavoro o interamente a carico degli autonomi. I lavoratori di 60 anni o più, che percepiscono sia una pensione di invalidità che la pensione di vecchiaia del RRQ, devono continuare a versare i contributi. Quelli tra 65 e 72 anni possono scegliere di interrompere i versamenti, mentre chi ha compiuto 73 anni nel 2024 non è più tenuto a contribuire.

 

Obbligo di dichiarazione per le criptovalute. Chi ha acquisito, detenuto o utilizzato criptovalute nel corso del 2024 dovrà ora compilare un modulo separato,
chiamato “Dichiarazione relativa alle criptovalute”, e allegarlo alla dichiarazione dei redditi.

 

 

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