(Adnkronos) – “Nonostante le infezioni del sito chirurgico in ortopedia non siano frequenti, l’impatto che determinano sul paziente può essere significativo perché richiedono terapie mirate sia mediche che chirurgiche. Si osservano più di frequente nel paziente traumatizzato, fragile, ed in coloro in cui siano stati impiantati dei dispositivi come placche, viti o protesi articolari”. Questo il commento di Alberto Di Martino, Segretario Siot – Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia in occasione dell’avvio della campagna ‘Punti di Differenza’, promossa da Johnson & Johnson MedTech Italia per sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione delle infezioni del sito chirurgico.
“Quando si verificano, le infezioni possono richiedere un ulteriore intervento chirurgico, assieme ad una terapia antibiotica prolungata”, osserva il segretario che aggiunge: “La Siot, Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, consapevole della delicatezza e del carico sociale del paziente ortopedico con infezioni del sito chirurgico, ha dedicato a questa problematica il proprio Congresso Nazionale nel 2017, ed ha prodotto nel 2021 le linee guida sulla ‘Prevenzione delle infezioni in chirurgia ortopedica’, con la finalità di fornire raccomandazioni sulle procedure idonee a minimizzare i fattori di rischio legati al paziente, la contaminazione batterica intraoperatoria e lo sviluppo dei microrganismi che, nonostante le corrette procedure di contenimento, possono determinare infezioni del sito chirurgico”.
“Oggi – prosegue l’esperto – sappiamo che alcuni pazienti sono maggiormente esposti ad infezioni: fra i fattori di rischio più diffusi ci sono l’obesità, il fumo, l’assunzione non moderata di alcool ed il diabete non compensato. Il paziente può contribuire in maniera significativa a ridurre il rischio di infezioni smettendo di fumare, cercando di mantenersi in buona forma fisica e mantenendo uno stile di vita più salutare. Inoltre, prima degli interventi chirurgici, è opportuno che segua le indicazioni del personale infermieristico effettuando il lavaggio antisettico preoperatorio, per ridurre la carica batterica a livello della pelle. Quando si riceve una diagnosi di infezione, tuttavia, è molto importante non assumere antibiotici che non siano stati prescritti da un medico; l’uso di un farmaco inappropriato, infatti, stimola la selezione di batteri cosiddetti antibiotico-resistenti, più difficili da trattare e spesso anche più dannosi per l’organismo. Per ogni dubbio è opportuno confrontarsi con il proprio medico di medicina generale e con lo specialista”, conclude Di Martino.