(Adnkronos) – “Verso la Dengue serve attenzione senza creare allarmismo. Bisogna dire che la maggior parte dei casi si autorisolvono e abbiamo anche un vaccino a disposizione che va usato nelle situazioni che ci possono esporre al rischio della Dengue e per chi ha già fatto la malattia. Tutte le attenzioni vanno ai medici sul territorio che sono in prima linea e che devono essere in grado di riconoscere i sintomi collegati alla Dengue. Il medico di famiglia deve rivolgere la sua attenzione verso patologie un tempo rare in Italia ma che diventano oggi più presenti alle nostre latitudini. In alcune zone dove la frequenza delle zanzare è più alta serve mettere in campo tutte le azioni di prevenzione, dalle disinfestazioni ai larvicidi e ai repellenti. Ma serve anche l’anamnesi accurata rispetto a punture o alla comparsa dei sintomi, perché questo passo è discriminante”. Così all’Adnkronos Salute il presidente degli infettivologi Simit, la Società italiana di malattie infettive e tropicali, Roberto Parrella, a margine dell’evento al ministero della Salute a Roma ‘La sanità che vorrei-infezioni respiratorie’, promosso dalla Simit. Dal Sud America continua infatti l’allarme sull’aumento dei casi di Dengue.
Dal medico di base al pronto soccorso, la sanità pubblica che resiste (e quella che si è arresa)
(Adnkronos) – Attese troppo lunghe, ritardi insostenibili, risorse e strumenti che mancano, piccoli e grandi