(Adnkronos) – Nell’attuale panorama energetico e industriale, il passaggio all’idrogeno verde sta diventando sempre più importante, grazie alla sua flessibilità e versatilità nell’aiutare a ridurre le emissioni di carbonio. Attualmente, gran parte dell’idrogeno è prodotta da fonti fossili ed è utilizzata principalmente in settori non energetici come la raffinazione del petrolio e l’industria chimica.
L’idrogeno verde potrebbe giocare un ruolo chiave nella decarbonizzazione di settori industriali difficili da convertire completamente, come l’industria pesante, il trasporto marittimo e l’aviazione, che in Italia rappresentano una grande fetta dei consumi di gas naturale. Sostituire una parte significativa di questo consumo con idrogeno verde richiederebbe un aumento significativo della capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili. In questi settori, l’elettrificazione potrebbe non essere una soluzione tecnologicamente fattibile o economicamente vantaggiosa. In Italia, tali settori rappresentano circa l’85% dei consumi di gas naturale. Se si volesse soddisfare l’attuale domanda di idrogeno con idrogeno verde e sostituire un quinto dell’attuale consumo di gas nell’industria, sarebbe necessario un ulteriore fabbisogno di potenza da fonti rinnovabili stimato tra i 25 e i 30 GW, corrispondente a circa il 50% della capacità rinnovabile attualmente installata nel paese.
Tuttavia, raggiungere tali obiettivi è ostacolato da diverse sfide, tra cui i costi di produzione dell’idrogeno verde che sono ancora significativamente più alti rispetto alle fonti fossili. Inoltre, la domanda di mercato per l’idrogeno verde è ancora limitata, soprattutto in assenza di incentivi e obblighi minimi da parte delle autorità.
Analizzando il mercato dell’idrogeno verde, gli analisti della Direzione Strategie Settoriali e Impatto di Cassa Depositi e Prestiti individuano le sfide e le opportunità per lo sviluppo di questa tecnologia, con l’obiettivo di affrontare le sfide della transizione ecologica.
L’idrogeno verde è un tipo di idrogeno prodotto utilizzando fonti di energia rinnovabile, come l’energia solare o eolica, attraverso un processo chiamato elettrolisi dell’acqua. Durante questo processo, l’acqua viene suddivisa nei suoi componenti di ossigeno e idrogeno, utilizzando l’energia elettrica rinnovabile per alimentare la reazione. L’idrogeno risultante è considerato “verde” perché la sua produzione non comporta emissioni di carbonio o altri gas serra, a differenza dell’idrogeno tradizionalmente prodotto da fonti fossili come il gas naturale.
L’idrogeno verde è considerato un elemento chiave nella transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, in quanto può essere utilizzato come combustibile pulito in diversi settori, come il trasporto, l’industria e la produzione di energia. La sua versatilità lo rende una risorsa preziosa per la decarbonizzazione in settori dove l’elettrificazione diretta non è possibile o è inefficace.
La sua adozione su vasta scala potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella decarbonizzazione dell’industria manifatturiera, sfruttando le tecnologie e le infrastrutture già presenti in Italia e approfittando di un contesto normativo nazionale ed europeo favorevole.
Tuttavia, ci sono molte sfide da affrontare. I costi di produzione dell’idrogeno verde sono attualmente più alti rispetto alle fonti fossili, e la domanda di mercato è ancora limitata, mancando incentivi e obblighi minimi. Inoltre, l’efficienza della conversione dell’energia in idrogeno è ancora limitata, con solo il 60% dell’energia necessaria per produrlo effettivamente utilizzata.
Le politiche dell’Unione Europea sulla decarbonizzazione dell’industria manifatturiera forniscono uno slancio significativo all’adozione su vasta scala dell’idrogeno verde. In Italia, il settore beneficia di alcuni punti di forza, come un solido sistema manifatturiero, una rete del gas già esistente che può essere convertita per l’idrogeno, una crescente produzione di energie rinnovabili e una posizione geografica strategica.
Per garantire una transizione ecologica efficace, è necessario un contesto regolatorio favorevole che supporti l’utilizzo dell’idrogeno verde, insieme a politiche che incentivino la produzione e l’adozione di questa tecnologia. La semplificazione delle autorizzazioni e il sostegno alla ricerca e all’innovazione sono anche cruciali per il successo di questa transizione.