“Il nostro terzo pilastro per favorire la crescita è un piano per affrontare il tallone d’Achille dell’economia canadese: produttività e innovazione”. Lo ha dichiarato la Ministra delle Finanze Chrystia Freeland, quando ha depositato il Budget 2022, il 7 aprile scorso. È stata una sorprendente e candida ammissione: il Canada ha un problema di incremento della produttività.
Alcuni sostengono che l’economia canadese stia prosperando e che abbiamo molte ragioni per essere ottimisti: il tasso di disoccupazione è al 5,3% ed il nostro PIL reale è di oltre un punto percentuale sopra i livelli pre-pandemici. Questa è un’ottima notizia, ma quali sono le previsioni e come ci rapportiamo agli altri Paesi? In base alle proiezioni di un recente rapporto dell’OCSE, il Canada figura all’ultimo posto in termini di PIL reale pro capite tra il 2021 e il 2060. Il Budget 2022 fa anche alcune proiezioni sul futuro dell’economia, rilevando che il tasso di crescita del PIL reale, tra il 1970 ed il 2021, è stato del 2,6%, che dovrebbe scendere al 2,5% tra il 2022 ed il 2026, fino a calare all’1,7% tra il 2027-2055.
Ma perché la crescita della produttività è così importante? In parole povere, aumentare la produttività del Canada significa lavorare in modo più efficiente e più intelligente, incrementando gli investimenti di capitale, favorendo lo sviluppo delle competenze dei dipendenti e investendo nell’innovazione tecnologica. Ad esempio, sappiamo che le aziende canadesi investono solo 50 centesimi a lavoratore, per ogni dollaro che un’azienda americana investe sul proprio dipendente. La crescita della produttività è strettamente correlata anche alla crescita del nostro tenore di vita. L’insufficiente performance di produttività del Canada renderà difficile che generazioni future possano usufruire della crescita del reddito di cui hanno beneficiato le generazioni odierne.
Nel Budget, il governo ammette che “la crescita della produttività del lavoro in Canada è rallentata da circa il 2,7%, negli anni ‘60 e ‘70, a meno di 1% oggi… [e] che il Canada è rimasto indietro rispetto ad altre economie avanzate negli investimenti e nell’adozione di tecnologie innovative”. A questo punto, cosa può fare il governo per aumentare la produttività in Canada?
Grazie all’impegno del governo, il Budget 2022 ha stabilito diverse iniziative politiche che dovrebbero contribuire a potenziare la nostra traiettoria di crescita. Me ne vengono in mente tre in particolare. In primo luogo, il nuovo “Fondo per la crescita del Canada” è stato lanciato per attrarre ingenti investimenti del settore privato, al fine di contribuire a raggiungere determinati obiettivi di politica economica. In secondo luogo, il governo si augura che l’Agenzia canadese per l’innovazione e gli investimenti, appena annunciata, possa aiutare le imprese a fare gli investimenti di cui hanno bisogno per innovare, creare posti di lavoro ed essere competitive nell’economia globale in continua evoluzione. Come ha affermato la Freeland, la nuova Agenzia fornirà alle aziende gli strumenti e gli incentivi necessari per creare e inventare, per rischiare e crescere. Infine, accolgo con favore anche la decisione del governo di tagliare le tasse alle PMI canadesi, cosa che dovrebbe consentire loro di reinvestire le somme risparmiate nelle loro attività. Queste tre iniziative hanno obiettivi lodevoli, ma non affrontano in modo specifico e più circostanziato i problemi di produttività del Canada nel suo insieme. Il Canada deve fare di più e meglio per migliorare gli investimenti delle imprese in innovazione e tecnologia, ridurre le barriere e aiutare le nostre imprese a crescere; e, così facendo, aiutare i Canadesi a migliorare il loro tenore di vita. Non possiamo ignorare i dati: il Canada è in ritardo rispetto ai suoi omologhi internazionali e dobbiamo agire al più presto.
Nel bilancio dello scorso anno, il governo ha riconosciuto la necessità di aumentare la produttività e ha dichiarato che, “sebbene nessuna singola iniziativa in questo bilancio abbia portato a termine le missioni lanciate del governo, il potenziale guadagno derivante dall’agire ora in un’ampia gamma di aree politiche è sostanziale, poiché le misure tendono a rafforzarsi nel tempo ed a creare lo slancio per ulteriori iniziative volte a rafforzare la traiettoria di crescita”. Un anno dopo, il Budget 2022, a mio avviso, non riesce ad affrontare il divario di produttività del Canada al suo interno. Il governo ha bisogno di un piano dettagliato. Dobbiamo incentivare ulteriormente le imprese ad investire in nuove tecnologie, innovazione e, forse, soprattutto, nel suo personale. Come ha affermato la ‘Coalizione per un futuro migliore’, “il Budget 2022 è un buon primo passo, ma ciò di cui abbiamo bisogno urgentemente è un piano globale a lungo termine, per una crescita economica inclusiva e sostenibile”. In effetti, il giorno prima della presentazione della Manovra, ho sostenuto in Senato che il governo ha bisogno di una strategia chiara e concisa per aumentare la produttività del Canada: un piano d’azione con priorità e obiettivi prefissati, il consenso di tutto il settore e la capacità di monitorare risultati.
Come riportato da RBC alla fine dell’anno scorso, “per evitare di perdere investimenti, innovazione e talento, il Canada deve guardare più da vicino al quadro politico generale. In particolare, la politica strutturale – tasse, regolamentazione, concorrenza, infrastrutture, istruzione, innovazione e politica commerciale – deve lavorare di concerto con le strategie settoriali e i programmi di spesa pubblica per affrontare le sfide che ci attendono”. In altre parole, lo status quo non è più accettabile. Abbiamo bisogno di idee audaci che rendano il Canada il luogo più attraente in cui investire. Lo ammetto: le sfide che ci attendono sono enormi, quasi insostenibili, ma non affrontarle e non trovare soluzioni specifiche è un rischio che non possiamo permetterci.