Lo Sheraton di Laval ha ospitato la 36ªedizione del gala della Fondazione Comunitaria
Sotto la presidenza d’onore di Nancy Forlini, nella serata che da sempre combina glamorur a filantropia, Luigi Liberatore è stato premiato come “Filantropo dell’Anno”, mentre 8 personalità Italo-Canadesi hanno ricevuto il titolo di Governatori
MONTRÉAL – Come ogni anno di questi tempi, c’era grande attesa per l’evento più prestigioso del calendario comunitario italo-montrealese, che da sempre abbina glamour ed eleganza a beneficenza e solidarietà. È il Ballo dei Governatori, giunto alla 36esima edizione, il tradizionale gala di raccolta-fondi organizzato dalla Fondazione Comunitaria Italo-Canadese (FCCI), che quest’anno, in un’atmosfera da ballo in maschera, si è tenuto sabato 21 ottobre nella prestigiosa e tradizionale cornice dell’Hotel Sheraton di Laval. Una serata che, dopo l’edizione dell’anno scorso, ha ancora una volta risentito dell’assenza del suo ‘padre fondatore’, Joe Borsellino, che nel 1985 ha organizzato e presieduto il primo “Ballo dei Governatori”, attirando sin dal suo primo appuntamento personalità politiche, imprenditori e uomini d’affari. Ed è proprio grazie alla perseveranza e alla lungimiranza di Borsellino che il Ballo resta, ancora oggi, un appuntamento imprescindibile per la Comunità Italo-Montrealese (e non solo). Nel corso della serata, sotto la presidenza d’onore di Nancy Forlini, regina del settore immobiliare e proprietaria di RE/MAX Solutions, grazie alla generosità̀ di donatori e sponsor, sono stati raccolti 200 mila dollari, fondi che saranno donati a diversi organismi caritatevoli, sociali e culturali per finanziarne le attività. Che poi è la ragion d’essere della FCCI: basti pensare che dal 1975 sono stati devoluti in beneficenza più di 26 milioni, a favore di quasi 150 organismi che operano nel sociale per aiutare i meno abbienti ed i meno fortunati, oltre che per promuovere la nostra storia e cultura. In tutto, circa 300 invitati hanno partecipato alla serata animata da una formidabile Marianna Simone, appena tornata a Montréal dopo 6 anni trascorsi a Roma come Delegata del Québec, sulle note dell’orchestra “The Directors” di Tony Picciuto. A curare tutti i dettagli dell’evento Alexandro Loffredi, Direttore generale della Fondazione.
LE PERSONALITÀ IN SALA. Numerose le personalità che hanno partecipato alla 36ª edizione, quasi sempre accompagnate dalla dolce metà. Oltre a Joseph Broccolini, 1º vicepresidente di Broccolini Construction e presidente della Fondazione Comunitaria, insieme a Carmela Broccolini; e a Nancy Forlini, leader di RE/MAX Solutions nonché presidente d’onore della serata, insieme al marito e partner d’affari, Nick Fiasche, hanno risposto all’appello, tra gli altri: Angelo Iacono, deputato federale di Alfred-Pellan; Angela Gentile, consigliera comunale di Saint-Léonard; l’avv. Antonio Sciascia, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi regione Québec; l’avv. Rita De Santis, vicepresidente della FCCI; l’avv. Maria Battaglia, presidente del Craic; Teresa Di Palma Melchior, responsabile comunicazioni del Repos St-Francois d’Assise; Miele Francesco, vicepresidente e direttore della Fondazione “Mirella e Lino Saputo”.
I RINGRAZIAMENTI DI JOSEPH BROCCOLINI. “Rivolgo la mia più sincera gratitudine ai numerosi donatori e a tutti coloro che partecipano a questo gala. Come Presidente della Fondazione, posso dirvi che siamo impegnati ad aiutare gli organismi comunitari che hanno più bisogno ed, in particolare, uno dei nostri Comitati sta lavorando per aiutare i nostri bambini ad imparare la lingua italiana. Presto avremo ulteriori notizie su questo progetto. Un ringraziamento speciale a tutti i nuovi Governatori: la loro nomina garantisce il successo costante della Fondazione e ci permette di sostenere diverse organizzazioni caritatevoli e senza fini di lucro nella nostra Comunità, come il Centro Leonardo da Vinci, la Casa d’Italia, il Congresso e la CIBPA, il Craic, il Picai e il Santa Cabrini. A supporto dei giovani e degli anziani, per l’insegnamento della lingua italiana, per la preservazione della nostra storia e la promozione della nostra cultura, il coinvolgimento dei Governatori fa la differenza. Alla nostra presidente d’onore, Nancy Forlini, formulo i miei più sinceri ringraziamenti per aver accettato di presiedere questa edizione”.
L’EMOZIONE DI NANCY FORLINI. Introdotta dall’intervento del Sen. Tony Loffreda, che in un video ha elogiato la Presidente d’onore, definendola “una leader comunitaria, una grande Ambasciatrice della cultura italiana, una superstar dell’immobiliare con un grande cuore e una bellissima anima”, ha quindi preso la parola Nancy Forlini: “Sono onorata di presiedere questo prestigioso Ballo, che ha avuto un significativo impatto negli ultimi decenni, contribuendo agli oltre 26 milioni devoluti in beneficenza dalla Fondazione Comunitaria. In 36 anni è stato l’evento comunitario per eccellenza e solo in tre occasioni sono state scelte delle donne a presiederlo: Mirella Saputo, Rita de Santis e quest’anno la sottoscritta. Ed è giusto celebrare sempre di più le donne, perché ce ne stanno tante nella Comunità che hanno avuto successo e sono coinvolte in opere sociali. Sono la terza generazione di una famiglia italiana, ho conosciuto solo un nonno che è venuto a mancare quando avevo 5 anni, non sono cresciuta in una casa dove si facevano le passate di pomodori o il vino, ma andavamo in chiesa ogni domenica. I miei genitori mi hanno inculcato valori come l’importanza della famiglia, l’integrità, l’onestà, l’etica del lavoro, il senso del dovere e la generosità. Per quasi 50 anni mia madre, che è in sala questa sera, ha fatto volontariato in diversi organismi e per me è sempre stata un modello d’ispirazione. Ho comiciato la mia carriera di agente immobiliare nel 1987, lavorando un po’ in tutta Montréal. Quando ho incontrato mio marito, Nick Fiasche, nel 1995, mi ha detto che avrei dovuto lavorare con gli italiani”. All’inizio Nancy era un po’ scettica, viste le esperienze avute con molti papà italiani che avevano l’ultima parola (spesso negativa) sulla scelta della casa dei novelli sposi. Ma Nick ha insistito e Nancy lo ha ascoltato: “Alla fine ha avuto ragione lui e sarò sempre grata ai clienti italiani che abbiamo servito in tutti questi anni. Dalle piccole case alle ville milionarie o ai locali commerciali, abbiamo aiutato migliaia di italiani a trascolare nei quattro angoli della Grande Montréal. Per noi è stato un grande piacere lavorare con la Comunità italiana. E dico ‘Noi’ perché il mio successo è anche merito del mio amato marito, Nick Fiasche. E visto che la Comunità italiana ci ha dato tanto, è solo normale per noi restituire l’affetto ricevuto. Io e Nick siamo diventati Governatori nel 2009. Cercavamo un organismo che si occupasse di diverse cause ed abbiamo scelto la Fondazione, proprio perché contribuisce a preservare e promuovere la cultura italiana”.
OTTO NUOVI GOVERNATORI. Subito dopo, Marianna Simeone ha annunciato otto nuovi Governatori. Se tre non erano in sala (l’avv. Bruno Burrogano, studio legale “Leroux, Côté, Burrogano Avocats”; Anthony Lacorte, Financial Security Advisor, Sun Life; Vito Mangialardi, vicepresidente Real Estate Banking, ScotiaBank), gli altri cinque sono stati invitati a salire sul palco: l’avv. Umberto Macri, studio legale “MRB Avocats”; Elio Arcobelli, presidente Arco Tissus Décoratifs; Lia Messina, prima Direttrice generale della Fondazione; il notaio Giulia Ruscitti, studio legale “Levy Notaires”; e Franco Santoriello, direttore dei progetti Coffrage Santco.
IL PREMIO “GIUSEPPE BORSELLINO – FILANTROPO DELL’ANNO” A LUIGI LIBERATORE. Per il secondo anno di fila, un comitato ad hoc, presieduto dal Governatore Paolo Fortugno, ha valutato le candidature e deciso di assegnare il prestigioso premio “GIUSEPPE BORSELLINO – FILANTROPO DELL’ANNO” – che richiama i valori di generosità, altruismo e senso civico del fondatore del ballo – a Luigi Liberatore. Grande amico di Giuseppe Borsellino, presidente di Elmag Investmentsinc, ex presidente della Camera di Commercio di Montréal, cofondatore del Centro Leonardo da Vinci, brillante imprenditore, accorto investitore e prolifico filantropo e benefattore, Luigi Liberatore ha fatto un intervento conciso e significativo: “Lia Messina, ti meriti questo riconoscimento! Joe è stato il mio migliore amico, ci siamo incontrati all’inizio degli anni ’60 e abbiamo sempre convidiso due passioni: il rispetto reciproco e sostenere il più possibile le persone nel bisogno. Questi due valori ci hanno reso profondamente amici. In sua memoria – ha concluso Liberatore – accetto questo importante premio con umiltà e, finché c’è vita, c’è speranza!”. Parole importanti che i presenti hanno apprezzato con applausi scroscianti.