Il Wrestling arriva a St-Léonard con Jacques Rougeau e Gino Brito
MONTRÉAL – Il Wrestling professionistico è uno sport di intrattenimento che attira ogni anno milioni di nuovi fans ed è ormai una componente stabile del mondo dello spettacolo e dell’atletica. Mettiamo da parte pregiudizi e luoghi comuni e dal 28 settembre al 16 novembre prepariamoci a vivere emozioni forti: l’affascinante ed adrenalico mondo del Wrestling, con i suoi combattimenti teatralizzati – un misto di azione, sport, meraviglia e divertimento – sta per sbarcare a Saint-Léonard. In tutto 34 concorrenti, 20 uomini e 14 donne, provenienti da tutto il Canada, gareggeranno per aggiudicarsi 4 premi da 10.000 $ (due per lui e due per lei), una settimana di formazione e gare in Messico ed un’altra in Giappone. E questo grazie a 4 generosi sponsor: Groupe Ménard, Auto électrique Groupe Gagnon, Groupe Millenium Micro e Taverne du vieux Chambly. La competizione si svolgerà a Montréal in un ring ad hoc allestito sul palco del teatro “Mirella e Lino Saputo” del Centro Leonardo Da Vinci, davanti a più di 500 appassionati: il 28 settembre e il 26 ottobre i quarti di finale, il 2 novembre le semifinali ed il 16 novembre la finalissima. Per ogni appuntamento, dalle 19 alle 21, sono programmati 6 combattimenti della durata di 10 minuti ciascuno, con tanto di diretta radio su ckvl.ca. Il 28 settembre ci sarà anche l’esibizione, fuori concorso, della lottatrice americana Amber Nova. Prima di ogni spettacolo, infine, è prevista l’esibizione del gruppo rock ‘Atomic Train’ con il cantante François Babin. Sul sito www.cldv.ca sono già disponibili i biglietti (35 $ il tagliando singolo).
Per conoscere tutti i partecipanti, basta visitare il sito ufficiale della kermesse: www.lutteacademie.ca. Lutte Académie, giunta alla terza edizione, è un concorso per la ricerca di nuovi talenti, ideato da Jacques Rougeau, ex wrestler quebecchese, noto per aver lottato nella World Wrestling Federation con i nomi di Jacques Rougeau e The Mountie. Al suo fianco, la compagna Nathalie Thibodeau. Nei giorni scorsi, abbiamo incontrato il direttore generale del CLDV, Pat Buttino, e due ex lottatori come Jacques Rougeau, nei panni dell’organizzatore, e Gino Brito, nei panni di uno dei quattro giudici (gli altri 3 saranno Raymond Rougeau, Tony Gattillo ed Eric Young). “Al CLDV – ci ha detto Buttino – siamo contenti di ospitare una leggenda mondiale della lotta libera come Jacques Rougeau, famoso negli anni passati con il fratello Raymond e Gino Brito. Dopo due anni al Club Soda, il Centro ha accettato con grande entusiasmo di accogliere tre grandissimi nomi della storia del wrestling. Anche io mi sono ricreduto sui pregiudizi: si tratta di una manifestazione seria e pulita e ci auguriamo che sia l’inizio di un appuntamento annuale”. “Si affronteranno i migliori lottatori delle Federazioni indipendenti del Canada, con atleti da Vancouver, Calgary, Edmonton, Saskatoon, Winnipeg, Toronto, Halifax e Fredericton, tutti selezionati più di 8 mesi fa”, ha sottolineato Jacques Rougeau. “È una grande competizione con dei premi significativi – ha aggiunto -: la possibilità di allenarsi in Giappone e in Messico rappresenta un’opportunità formidabile per fare esperienza e completarsi. Vogliamo essere un trampolino di lancio per lottatori professionisti che appartengono a federazioni regionali e che spesso non hanno la possibilità di esibirsi a Londra, a Parigi o a New York. La cosa particolare di questa competizione è che ho già messo in contatto, via Zoom, per esempio, il lottatore di Vancouver con quello di Halifax per programmare nei dettagli il combattimento, in modo tale che possano entrambi mettere in scena il meglio del proprio repertorio. Alla fine spetterà ai giudici decidere chi ha vinto, in base a numerose variabili, come l’abbigliamento scelto, le interviste pre-gara, il carisma, l’interazione con il pubblico, l’abilità sul ring, ecc… La lotta è sempre premeditata, ma non la decisione dei giudici: quella sarà il risultato della prestazione.
Gli incidenti possono capitare, ma sempre in modo involontario. È tutta una questione di tecnica, bisogna essere nel posto giusto al momento giusto. È importante fidarsi dell’avversario perché, se si cade male, la carriera può finire all’improvviso. Gli atleti devono essere preparati, abili e intelligenti: devono allenarsi per sapere come cadere o come liberare i polmoni quando si è in aria. Bisogna essere allo stesso tempo attori e atleti, non si può improvvisare. Nessuna violenza, il nostro è uno spettacolo familiare, in un ambiente sano e sicuro, adatto anche ai bambini di almeno 4 anni. È un misto tra Walt-Disney e Cirque de Soleil, con acrobazie, recitazione, costumi, luci, emozioni, stupore, meraviglia e abilità. Chi viene ad assistere, capisce lo spettacolo e alla fine va via contento e divertito. Il pubblico apprezzerà la qualità dello show, ma soprattutto il contrasto delusione/gioia dei lottatori alla fine dell’incontro. La diretta su Youtube, poi, sarà seguita dagli appassionati di tutto il mondo: i partecipanti potranno farsi un nome, dare una svolta alla propria carriera e diventare famosi”. E magari diventare i nuovi Jacques & Raymond Rougeau o il futuro Gino Brito. (V.G.)