(Adnkronos) – L’attacco alla discoteca Lgbt di Colorado Springs, in cui sono rimaste uccise almeno 5 persone e ferite 18, è l’ultima di una lunga scia di stragi che si sono avute in questi decenni in Colorado. Lo stato occidentale americano è stato infatti teatro nel 1999 della strage nel liceo di Columbine, che colpì e sconvolse l’America e il mondo, poi diventati tristemente abituati ai troppi massacri di ragazzi nelle scuole americane. Due ragazzi dell’ultimo anno, Eric Harris e Dylan Klebold, uccisero 12 studenti e un insegnante, ne ferirono 21 prima di suicidarsi.
Sconvolse il mondo anche la strage commessa nel luglio del 2012 da James Holmes che fece irruzione, con i capelli tinti di arancione alla Jocker, in un cinema di Aurora durante la prima di Batman, uccidendo 12 persone e ferendone 58. Holmes è stato condannato a 12 ergastoli.
L’ultima in ordine di tempo è stata registrata nel marzo del 2021 a Boulder, dove 10 persone, tra le quali un agente di polizia, sono state uccise in un supermercato da Ahmad Al Aliwi Alissa.
La stessa Colorado Springs – città di circa 480mila persone a sud di Denver – è stata teatro negli anni scorsi di un’altra sparatoria di massa: nel 2015 tre persone sono state uccise e otto ferite nella sede di Planned Parenthood, la catena di consultori per le interruzioni di gravidanza, da un uomo che ha affermato di aver aperto il fuoco per fare “guerra” all’associazione che sostiene e pratica l’aborto.