(Adnkronos) – “Dobbiamo guardare avanti”. Il reintegro dei sanitari non vaccinati contro Covid-19, anticipato al primo novembre dal 31 dicembre, “è un segno di pacificazione”. Lo ha spiegato al Tg5 il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Le condizioni pandemiche stanno migliorando e abbiamo bisogno di avere questi medici al lavoro nel sistema sanitario nazionale”.
VACCINO – “I vaccini sono stati uno strumento indispensabile nella lotta alla pandemia” di Covid-19, sottolinea il ministro della Salute, “e rimangono da raccomandare alle persone fragili, agli anziani e alle persone più deboli”.
STIPENDI MEDICI – La carenza di medici in Italia “è un problema importante. I medici vanno gratificati meglio e hanno bisogno di avere uno stipendio adeguato al lavoro che fanno”. Oggi “gli stipendi” dei nostri camici bianchi “non sono in linea con quelli europei e mi impegno personalmente a trovare una soluzione a questo problema”.
SISTEMI SANITARI – “I cittadini italiani devono avere lo stesso tipo di cure indipendentemente dalla regione dove abitano”. Anche relativamente alle liste d’attesa, “dobbiamo impegnarci a offrire più prestazioni su tutto il territorio nazionale”. “Mi impegnerò per garantire risorse adeguate al Servizio sanitario nazionale, anche perché la pandemia ha dimostrato quanto sia importante la salute pubblica”.