“Ultimamente stiamo osservando, nei casi Covid, un maggior coinvolgimento dell’apparato gastroenterico con la diarrea come sintomo più significativo, ma possono capitare anche nausea e inappetenza”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Francesco Menichetti, primario di Malattie infettive all’ospedale di Pisa. “I quadri clinici più rilevanti, purtroppo anche severi, continuano ad essere quelli con polmonite e con insufficienza respiratoria. Inoltre, con la maggior diffusione della variante inglese – avverte il virologo – questi quadri clinici stanno interessando le decadi più giovani e con una gravità significativa”.
“I sintomi gastrointestinali – precida l’esperto – non sono secondo me così significativi da cambiare lo scenario delle diagnosi di sospetto Covid. Certo il medico di medicina generale deve mantenere un’attenzione molta alta e capire se alcuni sintomi possono ricondurre ad una infezione da Covid-19”.