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Covid e isolamento positivi, verso nuove regole: cosa dicono Bassetti, Gismondo, Pregliasco

(Adnkronos) – Nuove regole per allentare l’isolamento dei positivi a Covid e ridurne la durata. Il governo si starebbe muovendo in questa direzione. Ma cosa ne pensano gli esperti? “Come sempre arriviamo tardi. Queste cose andavano fatte un mese e mezzo o 2 mesi fa, quando qualcuno” fra gli esperti “già diceva di farle. Si sarebbe evitato di arrivare nella situazione di grandissima difficoltà che, lo assicuro, c’è in questo momento. Io sento ogni giorno di proprietari di strutture alberghiere, ristoranti, stabilimenti balneari, ma anche ospedali, operatori della pubblica sicurezza, persone che purtroppo non stanno andando a lavorare” perché in isolamento, “e quindi stanno mancando una serie di servizi. Naturalmente noi arriviamo sempre per ultimi, come governo, e siamo obiettivamente in ritardo” anche su questo fronte. La pensa così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. 

Mentre il ministero è al lavoro per valutare la fattibilità e la base scientifica di alcune ipotesi di quarantena ‘light’, Bassetti spiega all’Adnkronos Salute la sua visione: “Io credo che ci voglia un intervento drastico, cioè non si deve più contrapporre lo Stato al cittadino come si è fatto fino ad oggi. Basta con la linea che dice: se non stai in quarantena noi quasi ti mettiamo in prigione. O, peggio, come succede altrove, i braccialetti elettronici o altre situazioni. Si deve invece arrivare ad avere una situazione in cui il cittadino capisce qual è l’importanza di autoisolarsi. E’ attraverso la costruzione di un rapporto di fiducia che riusciremo a far capire l’importanza di tutto questo non solo per quanto riguarda Covid ma anche un domani per tutte le altre malattie infettive”. 

E’ questo per Bassetti “il ragionamento che bisogna fare sulle quarantene, perché sennò la gente continuerà a farsi i tamponi fai-da-te e a non comunicare la propria positività. E’ stato sbagliato tutto l’impianto della gestione del Covid. Oggi secondo me si può correre ai ripari, ma credo sia tardivo e non credo si possano trovare grandi soluzioni. In generale, comunque, la linea mi sembra positiva, ma tardiva nel senso che queste erano misure che andavano prima. Oggi ci troviamo nel mezzo di una fiammata” di contagi Covid “ed è chiaro che cambiare le regole in corsa è un problema”. Insomma, conclude l’infettivologo, “nella gestione del Covid 2022 il voto è ampiamente insufficiente. Ho trovato lentezza, poca reazione, poca capacità di scambiare informazioni col resto d’Europa, chiusura, pessimismo”. Se si dovesse dare un volto all’Italia, chiosa, sarebbe: “Rimandata. Vediamoci allora a settembre, e speriamo che questa estate si studino le cose, perché così non si va da nessuna parte”. 

Una quarantena ‘light’ per le persone positive a Covid? “E’ auspicabile che un provvedimento di questo tipo venga varato, e anche in fretta. Abbiamo aspettato pure troppo” per la microbiologa Maria Rita Gismondo. “Bisogna cambiare regole velocemente per tantissimi motivi”, spiega all’Adnkronos Salute, sottolineandone in particolare due: da un lato “è inutile stare isolati per una tipologia di virus, come quella attuale, che causa una patologia così blanda”; dall’altra parte “è necessario che la gente non si assenti così tanto dal lavoro. In ambito sanitario, ad esempio, per questo motivo stiamo veramente vivendo momenti di grande crisi”. 

Commentando l’ipotesi di una circolare del ministero della Salute, che allenti le norme oggi in vigore per l’isolamento dei contagiati da Sars-CoV-2, la direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano osserva che “si tratta di tipologie di misure adottate già da tempo in altri Paesi europei”. Nella gestione di Covid-19 è da inizio pandemia che “l’Europa va sempre in ordine sparso”, precisa Gismondo. “Come se avessimo un virus italiano diverso da quello tedesco, a sua volta diverso da quello francese o da quello inglese, e così via”, chiosa l’esperta. 

Prima di dare una sforbiciata al periodo di isolamento delle persone positive al Covid “dobbiamo far passare la nottata”, secondo il virologo Fabrizio Pregliasco. “Stringiamo i denti e aspettiamo il calo effettivo della curva” di questa ondata estiva, “ancora 3 o 4 settimane”, dice all’Adnkronos Salute il docente di Igiene dell’Università Statale di Milano, in merito all’ipotesi di una circolare del ministero della Salute, con nuove regole per allentare la quarantena dei contagiati da Sars-CoV-2. 

Poi, “passata la nottata”, via libera a una quarantena ‘light’, concorda Pregliasco. “Nel momento in cui questa onda andrà a ridursi, e ormai probabilmente ci siamo – sottolinea il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – io credo che quanto prospettato abbia un senso, nell’ottica di una convivenza con questo virus” che continuerà a dar segno di sé, “e quindi di una progressione della gestione della sua circolazione”. 

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