OTTAWA – Venerdì scorso, 10 giugno, il governo liberale ha annunciato la sospensione temporanea dei test obbligatori a campione a carico delle persone vaccinate che rientrano in Canada. La sospensione è già effettiva da sabato 11 e resterà in vigore almeno fino al 1o luglio. Per le persone non vaccinate, i test obbligatori saranno effettuati in aeroporto fino al 1o luglio, poi in cliniche esterne. Con questa decisione, il governo mira a ridurre le lunghe file negli aeroporti del paese.
“Il governo – ha affermato Omar Alghabra, Ministro dei Trasporti, in un comunicato stampa – riconosce l’impatto che i tempi di attesa prolungati in alcuni aeroporti canadesi stanno avendo sui viaggiatori. Lavoriamo con gli aeroporti, le compagnie aeree, gli addetti ai bagagli e altri partner per implementare soluzioni volte a ridurre i ritardi mentre ci avviciniamo all’alta stagione estiva”.
Da aprile sono stati assunti 865 agenti di controllo dell’Autorità Canadese per la Sicurezza del Trasporto Aereo (CATSA) in tutto il Canada, ha fatto sapere Ottawa. Potenziati anche i servizi alla frontiera. Secondo il governo, solo il 3% dei passeggeri degli aeroporti di Toronto e Vancouver subisce ritardi superiori ai 30 minuti. Molti critici, tra cui un certo numero di esperti di salute pubblica, avevano definito i test negli aeroporti un “onere burocratico” che zavorrava ancora di più i già lunghi ritardi dovuti alla penuria di manodopera nelle strutture doganali.