Il Ministro della Salute Dubé punta a 300 mila dosi alla settimana e sconsiglia i cittadini di aspettare lo sviluppo di nuovi vaccini più specifici contro la variante Omicron
MONTRÉAL – Da fine agosto, tutti i cittadini maggiorenni del Québec sono invitati a ricevere una dose di richiamo del vaccino per scongiurare un eventuale colpo di coda del Covid-19, che resta ancora minaccioso e continua a mietere vittime, anche se siamo lontani dal picco di qualche mese fa.
A pochi giorni dalla riapertura delle scuole ed alle porte dell’autunno, il mese per eccellenza dell’influenza, il Primo Ministro François Legault ha lanciato un appello ai suoi concittadini: “Le persone sono di buon umore, ma bisogna restare prudenti. Il motivo per cui possiamo avere una vita leggermente più normale è a causa del vaccino”, ha sottolineato, facendo notare come l’estate sia trascorsa senza che siano state imposte misure sanitarie importanti. Legault è stato accompagnato, per l’occasione, dal Ministro della Salute Christian Dubé e dal Direttore nazionale della Sanità Pubblica, il Dr. Luc Boileau.
I Quebecchesi di età pari o superiore a 75 anni, dunque, possono già fissare un appuntamento per ricevere una nuova dose di richiamo. Dal 22 agosto, anche le persone di età pari o superiore a 60 anni possono prenotarsi per la loro dose, così come le persone vulnerabili di età compresa tra 12 e 60 anni. A partire dal 29 agosto, infine, tutti gli adulti del Québec potranno prenotarsi sul portale di Clic Santè.
La Sanità pubblica raccomanda di ricevere una nuova dose cinque mesi dopo l’ultima, indipendentemente dal numero di dosi di richiamo già ricevute, e consiglia di attendere comunque 3 mesi dopo un’eventuale contagio. La campagna di vaccinazione consentirà, secondo il Ministro della Salute, Christian Dubé, di vaccinare fino a 300.000 cittadini a settimana, un numero che può cambiare in base alle esigenze.
Il Ministro della Salute ha tuttavia riconosciuto che ci sarà molto da fare per convincere i Quebecchesi, visto il tasso di vaccinazione pari al 56% per la 3a dose, complice lo scarso interesse dimostrato soprattutto dai cittadini della fascia 12-40 anni. Infine, Dubé ha sconsigliato ai Quebecchesi di aspettare lo sviluppo di nuovivaccini più specifici contro la variante Omicron.
“Non ci sono ancora dettagli su quando otterremo l’approvazione di Health Canada e su quanti vaccini saranno disponibili”, ha concluso. “Siamo ancora in pandemia. La cosa importante è approfittare dei vaccini attualmente disponibili. […]Sono molto efficaci nel prevenire le complicazioni gravi”, gli ha fatto eco il dottor Luc Boileau.