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Coppie di fatto con figli a carico: cosa cambia per il portafoglio

Le coppie di fatto non sono ancora equiparate a quelle sposate, ma la riforma del governo del Québec mira ad inquadrare meglio, dal punto di vista giuridico, queste forme di convivenza “non-convenzionali”, aggiungendo nuovi obblighi legali soprattutto a garanzia dei figli in caso di separazione. Il disegno di legge 56 riempie un vuoto nel Codice civile quebecchese che risale al 1980, anno in cui è stata approvata la più importante riforma del diritto di famiglia a firma del Ministro Marc-André Bédard. Da allora, la società è profondamente cambiata. Secondo Statistics Canada, negli ultimi 40 anni la percentuale di coppie di fatto in Québec è passata dall’8% al 42% – un dato superiore a quello della Svezia (33%), del Canada nel suo complesso (23%), del Regno Unito (21%) e della Francia (18%) – ed oggi la stragrande maggioranza dei bambini in Québec (il 65%) nasce al di fuori del matrimonio tradizionale.  Ecco cosa cambia CON LA NUOVA RIFORMA, anche per il portafoglio.

 

  • La nuova normativa si applica solo ai genitori di bambini nati o adottati DOPO l’entrata in vigore della legge.
  • In caso di separazione, i conviventi dovranno dividersi il 50% del valore della residenza familiare, dei mobili e dei veicoli a motore utilizzati dalla famiglia e acquistati dopo la nascita del bambino.
  • Gli importi di denaro accumulati in conti bancari, RRSP o piani pensionistici, ad esempio, saranno esclusi dalla divisione dei beni.
  • I coniugi possono decidere di sottrarsi alla legge, in tutto o in parte, di comune accordo, ricorrendo ad un atto notarile ad hoc.
  • Anche al momento della separazione, i genitori possono rinunciare, in tutto o in parte, alla condivisione del patrimonio familiare.
  • Il genitore a cui spetta l’affidamento dei figli può rimanere temporaneamente nella residenza familiare, anche se non ne è il proprietario.
  • Viene creato un meccanismo compensativo (tramite erogazione in una prestazione unica) per indennizzare un coniuge che si è impoverito a scapito dell’altro, ad esempio prendendosi più cura dei figli.
  • In assenza di un testamento, il coniuge superstite riceverà un terzo dell’eredità del defunto.
  • In caso di separazione, gli alimenti possono essere richiesti per i figli, ma non per l’ex coniuge, a differenza di quanto accade tra persone sposate.
  • Una famiglia che aveva già dei  figli prima dell’approvazione della legge, ma che poi ha un altro figlio in seguito all’approvazione della legge, sarà automaticamente coperta dalla nuova normativa per tutti i figli.
  • I genitori in unione libera che hanno solo figli a carico nati prima dell’adozione della legge potranno iscriversi o meno, su base volontaria, presentando la domanda presso un notaio.

 

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