Doppietta Mercedes al Gran premio del Canada
La Mercedes firma la prima doppietta stagionale con Hamilton e Bottas davanti a Ricciardo. La Ferrari deve accontentarsi del 4ª posto di Vettel che scavalca le due Force India nel finale dopo aver rotto l’ala anteriore. Solo 7º Raikkonen
Montréal – C’è poco da fare: a Montréal la legge di Hamilton non fa sconti a nessuno. Il pilota britannico della Mercedes ha messo il sigillo anche sul 50° Gran Premio del Canada, centrando la sesta vittoria sul circuito dell’isola di Notre-Dame (la 3ª di fila, la 56sima in carriera; ora è secondo solo a Schumacher a quota 91), dopo aver conquistato la sesta pole position sul tracciato Gilles Villeneuve (la quarta stagionale, la 65ª in carriera), eguagliando un mito come Ayrton Senna. Tanto che la famiglia del pilota brasiliano ha voluto omaggiarlo donandogli il leggendario casco giallo in un simbolico passaggio di consegne. Della serie: l’allievo ha raggiunto (ed è destinato a superare) il maestro. Hamilton sempre più cannibale a Montreal, dunque. Una tradizione che si ripete, puntuale, anche per la “manifesta incapacità” della Ferrari, che sembra frenata da un sortilegio: il Cavallino Rampante non vince in Canada da 13 anni, l’ultimo a riuscirci fu Michael Schumacher nel 2004. L’astinenza comincia a diventare allarmante. Questa volta a mandare “fuori giri” Vettel e Raikkonen sono stati prima una partenza da incubo e poi problemi con l’alettone anteriore (per il tedesco) e l’impianto frenante (per il finlandese). Già alla prima curva il destino di entrambi è sembrato segnato. “Purtroppo la nostra gara è stata compromessa già al via, con un danno alla vettura di Vettel che ha impedito di esprimere tutto il suo potenziale. Inizialmente, dai nostri dati questo danno non risultava troppo grave. Solo nei giri successivi, l’ala ha ceduto, oltretutto provocando altri danni ai turning vanes e al fondo vettura”: queste le amare e sconsolate parole di Maurizio Arrivabene, team principal della Rossa. Penalizzato dalla collisione con Max Verstappen nella bagarre iniziale, Vettel (una sola vittoria a Montréal nel 2013) ci ha comunque provato, sfoderando una rimonta emozionante che, dal 18º posto, lo ha portato ai piedi del podio. Quantomeno ha limitato i danni, conquistando punti fondamentali per mantenere 12 lunghezze di vantaggio su Hamilton nella classifica Piloti (mentre in quella Costruttori la Mercedes torna davanti alla Ferrari: 222 a 214). Gara difficile anche per Raikkonen, settimo alla fine, piuttosto anonimo e nel finale rallentato da un problema di surriscaldamento ai freni. Un misto di sfortuna e fatalità che, abbinati alla partenza al rallentatore, ha spianato la strada alla fuga solitaria di Hamilton, sotto la bandiera a scacchi con 19 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Bottas. “Ho ottenuto qui la mia prima pole position, la mia prima vittoria 10 anni fa, per cui ripetere il tutto in questo fine settimana è incredibilmente speciale”, ha detto il pilota inglese. Nelle retrovie, il montrealese Lance Stroll ha chiuso finalmente a punti la prima gara della carriera, arrivando in nona posizione dietro a Nico Hulkenberg, mentre Alonso si è ritirato a due giri dalla fine per problemi al motore, regalando una delle scene più belle del weekend “tuffandosi” sulla folla transitando attraverso la tribuna per tornare ai box. Prossimo appuntamento domenica 25 giugno a Baku, per il Gp dell’Azerbaigian, che l’anno scorso fu parecchio indigesto per Hamilton. Ma la lotta, se mai fosse stata chiusa, è tornata ad essere apertissima. (V.G.)
LA CRONACA
Al via Hamilton scatta con decisione e mantiene il primo posto, mentre alle sue spalle succede di tutto: Vettel (2° in qualifica) parte a rilento e finisce invischiato nel gruppo, sorpassato da Bottas da una parte e Verstappen dall’altra che, di colpo, si ritrova dietro al battistrada, mentre Carlos Sainz Jr e Felipe Massa finiscono contro le barriere dopo un contatto. Al quinto giro Vettel rientra ai box, complice la rottura dell’ala anteriore, e scivola in 18° posizione. La gara di Verstappen si interrompe al dodicesimo giro a causa di un problema tecnico, mentre Vettel inizia pian piano la sua rimonta. Il pilota tedesco fa segnare al 51° giro il miglior tempo della gara e si aggiudica la quarta posizione fra il 67° e il 69° giro, quando sorpassa le due rosa della Force India, prima Ocon e poi Perez, con due manovre spettacolari. Ma non basta: dopo sette podi consecutivi, Vettel chiude fuori dal podio. Hamilton vince sul velluto, Bottas riscatta con il 2° posto le ultime due gare anonime, mentre Ricciardo conquista il terzo podio di fila dopo quelli di Spagna e Monaco. Poi, come detto, Vettel; quinto e sesto la Force India di Perez e Ocon, settimo Raikkonen. Chiudono la top ten Hulkenberg, Stroll e Grosjean.