(Adnkronos) – “Le infezioni del sito chirurgico interessano un numero elevato di pazienti. Le cause sono molteplici, in rapporto anche alla tipologia di paziente e di intervento. In ostetricia e ginecologia, la maggiore frequenza si osserva sicuramente in seguito ad interventi laparotomici, in donne con BMI (Body Mass Index, indice di massa corporea) aumentato, in tutte quelle situazioni, frequenti, in cui è necessario ricorrere ad un intervento di urgenza, con ridotta preparazione della paziente”. Così Nicola Colacurci, Presidente Sigo– Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia commentando l’avvio della campagna ‘Punti di Differenza’, promossa da Johnson & Johnson MedTech Italia per sensibilizzare i cittadini sul tema della prevenzione delle infezioni del sito chirurgico.
“È necessaria una specifica conoscenza delle buone pratiche di trattamento del sito chirurgico – osserva il presidente – alfine di eliminare tutte quelle cause dipendenti da cattiva gestione della ferita. Quasi la metà dei casi può infatti essere evitata grazie all’adozione di adeguati sistemi di controllo sia in fase pre operatoria che postoperatoria, durante la degenza della paziente; è necessario, pertanto, che vi sia una adeguata informazione a tutto il personale sanitario alfine di ridurre conseguenze, a volte fatali, a cui potrebbe andare incontro la paziente in caso il sito chirurgico si infetti. Campagne di sensibilizzazione come ‘Punti di Differenza’ sono fondamentali perché portano alla luce un problema spesso sottovalutato e poco conosciuto di cui si parla poco ma che merita la massima attenzione”, conclude Colacurci.