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“Città d’oro”, il cortometraggio del regista Italo-Canadese Francesco Giannini. Montréal come “Gallina dalle Uova d’oro” per un emigrato calabrese

MONTRÉAL – La vita di un giovane contadino cambia da un giorno all’altro quando una delle sue galline inizia a deporre uova d’oro. Salvatore è un contadino che vive con la sua famiglia nella periferia di Santa Caterina dello Ionio, in Calabria. “Salvo” è conosciuto da tutti nel borgo per la sua infinita generosità̀. Avendo tutto ciò di cui ha bisogno ma nulla di più, il suo altruismo è messo a dura prova quando una delle sue galline inizia a deporre uova d’oro. In balia di un’inaspettata ricchezza, l’avarizia inizia ad interferire con i suoi sani principi, facendolo allontanare addirittura dalla sua stessa famiglia. Questo cortometraggio di 23 minuti è prodotto e girato da Francesco Giannini, co-scritto a 4 mani insieme a Derrick Adams.

 

La storia di Città d’oro si basa sulla fiaba di Esopo dell’Oca dalle uova d’oro, ma la versione alla quale il regista si è ispirato, è stata quella raccontata da suo padre durante l’infanzia, e in Italia meglio conosciuta come la fiaba della ‘Gallina dalle uova d’oro’. Dietro ad una narrazione apparentemente semplice, si celano molte sfumature e simbolismi, metafore profonde sulla costante lotta della mente umana tra ciò che siamo e ciò che vorremmo diventare, tra generosità e avarizia, tra semplicità e lussuria, tra abitudine e cambiamento. “Il protagonista del film Salvatore, si ispira molto a mio padre Nicola. Originario della Calabria, si trasferì a Montreal nel 1970 all’età di 17 anni. Il Canada per mio padre ha rappresentato la Gallina dalle uova d’oro di Salvatore. Nel Canada ha visto l’opportunità di un futuro migliore per sé stesso e per la famiglia che voleva costruire. Mi sono sempre domandato come sarebbe stata la sua vita e anche la nostra se mio padre non avesse preso quella decisione. Quali e quanti compromessi sono stati necessari per garantire a noi, figli di seconda generazione, un futuro florido e pieno di opportunità?” – spiega il regista Francesco Giannini.

 

Città d’oro, è una combinazione tra realismo e fantascienza, sullo stile di film di fama internazionale come Big Fish o Vita di Pi. Un’alternanza di percezioni reali unite a illusioni e immaginazione, accentuate da un trattamento della fotografia e dei colori, che va da uno stile energico, vibrante, con sfumature di colori accese, ad un bianco & nero che fa il suo ingresso quando compaiono per la prima volta le uova d’oro nella vita del protagonista. La transizione dai colori al bianco & nero indica quella tra il momento di povertà a quello di ricchezza nella vita di Salvatore. Un espediente neorealista nello stile di Ladri di Biciclette. Non ci sono sfumature comportamentali in lui, che abbraccia la nuova vita all’insegna della lussuria e del materialismo con enfasi e convinzione improvvise. Il passare dall’avere niente all’avere di tutto e di più è il contrasto culturale che racchiude in sé due modi ben distinti di vivere la vita. “Volevo catturare queste forti diversità culturali e il contrasto tra lo stile di vita tipico di una grande metropoli Canadese e quello invece che hanno vissuto i miei antenati trascorrendo una vita semplice in un piccolo borgo”.

 

La pellicola, prodotta da Franky Films e Hermes Productions, è stata interamente girata nei comuni di Badolato e Santa Caterina dello Ionio (in provincia di Catanzaro), le cui amministrazioni hanno offerto il patrocinio. La produzione di questo cortometraggio ha generato un QR code che reindirizza direttamente alla piattaforma dove il film sarà visibile virtualmente. Ecco il trailer del corto in italiano, sottotitolato in inglese: https://youtu.be/B8o4h63QIsQ. 

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