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ICFF: una partenza col botto!

Lo scorso 2 luglio è ufficialmente iniziato l’ICFF di Montréal con la serata d’inaugurazione al Cinéma du Musée. Folta presenza di spettatori e numerose le personalità presenti. Ospiti  d’eccezione: Rocco Papaleo e Fabio Mollo. Il giorno successivo, mercoledì 3 luglio, c’è stata la tanto attesa apertura al grande pubblico nel Parco Dante della Petite Italie

L’attore-regista Rocco Papaleo e la cantante Daniela Fiorentino

 

MONTRÉAL – È stata una serata entusiasmante quella del 2 luglio al Cinéma du Musée,  che ha dato il via a una kermesse molto amata e partecipata dalla Comunità italo-montrealese, e non solo. Stiamo parlando dell’Italian Contemporary Film Festival progettato da Francesco Esposito, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Montréal. Per l’occasione, è stato organizzato un evento di presentazione articolato in due momenti: il delizioso cocktail di benvenuto, preparato da Oggi Food, e la proiezione della toccante pellicola Nata per te. Prestigiose le personalità presenti: i Consoli Generale e Commerciale d’Italia Enrico Pavone e Fortunato Mangiola; il Console Generale del Giappone Uchikawa Akihiko; il Senatore Tony Loffreda; la Deputata provinciale MadwaNika Cadet; la Direttrice del Centro Culturale Marocchino Dar Al Maghrib Houda Zemmouri; la Direttrice dei Servizi ai privati e dello Sviluppo aziendale della Cassa popolare italo-canadese Desjardins Michelina Lavoratore; il compositore canadese candidato all’Oscar Ben Charest; gli attori Gent Bejko, MarieAnge Barbancourt, Claudia Ferri e Dino Tavarone; i registi Alfonso Maiorana e Mohammed Marouazi e gli invitati speciali direttamente dal Belpaese Fabio Mollo, regista del lungometraggio proiettato in sala, e l’attore-regista Rocco Papaleo. Presenti anche i media tricolori: il settimanale Il Cittadino Canadese, la radio CFMB 1280, il canale tv OMNI NEWS Italian Edition.

 

Da sinistra: il Console Generale d’Italia Enrico Pavone, il regista Fabio Mollo, l’attore-regista Rocco Papaleo, il Console Commerciale d’Italia Fortunato Mangiola, il Direttore dell’ICFF di Montrèal Francesco Esposito

 

Ad animare la serata la cantante e attrice Daniela Fiorentino. Il Console Generale d’Italia Enrico Pavone ha salutato l’attenta e interessata platea gremita in ogni ordine di posto.  “Quest’evento – ha sottolineato – rappresenta una vetrina importante per la cinematografia italiana, che continua a distinguersi per la qualità, l’innovazione e la capacità di raccontare storie profondamente umane e socialmente rilevanti. (…) È una rassegna che ci permette di condividere la ricchezza e la diversità della nostra cultura cinematografica con il pubblico canadese e quebecchese, rafforzando così i legami tra Italia, Québec e Canada”.

 

A seguire, il Direttore della sezione montrealese del festival, Francesco Esposito, ha ricordato la ricorrenza di tre anniversari importanti: i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, i 30 dalla morte di Massimo Troisi e i 100 dalla scomparsa di Giacomo Puccini. “Saranno commemorati con degli spettacoli organizzati ad hoc per rendere omaggio ad ognuno di loro”. Ha tenuto, inoltre, ad evidenziare la scelta dei temi alla base della rassegna: l’inclusività e il multiculturalismo. Compiaciuto, ha affermato: “Celebriamo l’eccellenza del cinema italiano con pellicole contemporanee che hanno avuto successo, ma allo stesso tempo vogliamo aprire il nostro spazio ad altre comunità. Questo è il motivo per cui abbiamo inserito nella nostra programmazione un prodotto non italiano: Le bleu du caftan. Si tratta di una produzione marocchina che sarà preceduta da uno spettacolo musicale dello stesso paese, in partenariato con il Centre Culturel Marocain Dar Al Maghrib. Il senso del festival è far capire che noi italiani siamo fieri delle nostre origini e delle nostre radici. Nel contesto multietnico di Montréal la nostra cultura è solo un pezzo del mosaico che costituisce la nostra città”.

 

Spazio, quindi, all’attore-regista Rocco Papaleo, che si è presentato con le sue naturali e  divertenti freddure, per poi soffermarsi sul suo film Una piccola impresa meridionale, proiettato al Parco Dante il 3 luglio scorso: “Attraverso la metafora della ristrutturazione di un vecchio faro in disuso, dove si raduna un gruppo di persone on the board, si capisce come è possibile apportare dei cambiamenti anche nel nostro piccolo. È un film da vedere, molto semplice, credo accogliente e bello visivamente, in quanto è ambientato in un posto meraviglioso, la Sardegna, che rappresenta, però, un  meridione generico”. Ha anche messo sotto i riflettori le melodie che, a suo avviso, rendono unici i suoi prodotti: “La musica è il filo conduttore della mia carriera. Se dovessi definirmi, mi definirei un cantautore. I miei film sono come delle canzoni lunghe. Magari sono un po’ ingenui, un po’ rarefatti, però hanno una grande attenzione e vocazione musicali. Devo dire che, a differenza di altri dove la musica commenta la pellicola, nei miei, sono le immagini a commentare la musica e credo sia l’aspetto più interessante”.

 

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L’ultimo a parlare è stato Fabio Mollo, regista del lungometraggio Nata per te, proiettato in sala poco dopo il suo intervento. “È la mia quarta volta in Canada, ma la mia prima a Montréal e sono molto felice di essere venuto e di poter condividere il mio lavoro con voi. Ha un cast spettacolare e solo nei miei sogni più wild pensavo di poter realizzare un film con attrici così importanti. Sono stato molto fortunato”. Si è anche soffermato sul suo rapporto con la sua terra, la Calabria: “Se sono diventato regista è grazie alla Calabria perché mi ha permesso di avere uno sguardo sul mondo unico, particolare. Io vengo da un quartiere popolare di Reggio Calabria e il cinema era ogni giorno fuori dalla mia finestra. Quindi per me il cinema è stata un’opportunità, non solo lavorativa, ma soprattutto per raccontare storie che forse riescono – si spera – a migliorare il mondo”.

Il regista Fiabio Mollo

 

Finalmente, è arrivato il momento della visione di Nata per te. Due ore di coinvolgenti emozioni. Fabio Mollo con dolcezza e delicatezza è riuscito a trattare temi – l’omosessualità, l’adozione e la disabilità – rispetto ai quali persistono nella cultura italiana pregiudizi e stereotipi che orientano ancora modi di essere e di vivere le relazioni interpersonali nei contesti comunitari come pure in quelli istituzionali. La storia raccontataci dal regista è il primo caso di adozione di una bambina affetta da sindrome di down da parte di un gay nel meridione italiano, a Napoli.

Il numeroso pubblico dell’ICFF al Parco Dante

 

La serata successiva, al Parco Dante, c’è stata l’apertura dell’ICFF al grande pubblico, che, numeroso, ha assistito al concerto musicale di Daniela Fiorentino e la sua band. Rocco Papaleo si è, poi, prima della visione della pellicola, simpaticamente intrattenuto con i presenti, intonando una canzone e recitando il suo famoso monologo Pane e frittata di mia madre, già pronunciato a Sanremo 2018.

 

Un inizio di festival scoppiettante!

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