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Cinema, Lorini (Anec): “Il 2023 l’anno della svolta, si punta ai numeri del 2019”

(Adnkronos) – “Se da una parte l’Italia ha sofferto molto il ritorno alla normalità e la difficolta nella ripresa, noi ci siamo sempre concentrati sull’andare avanti. La ‘sorpresa’ quindi era aspettata e attesa: i film italiani sono tornati ad avere una posizione importante sul mercato, considerato che il mercato che deve riprendere la sua totalità ha bisogno anche del cinema nazionale”. Parola di Mario Lorini, presidente dell’Anec, l’Associazione Nazionale Esercenti Cinema, che con l’Adnkronos fa il punto sullo stato dell’arte alla luce degli ottimi risultati dei film italiani al botteghino natalizio. 

“La buona notizia è quella della ripresa delle commedie -osserva Lorini-partendo da Aldo Giovanni e Giacomo, che è un film che viaggia molto bene e che auspichiamo raggiunga o superi i 6 milioni. Ma anche l’esordio della commedia di Fabio De Luigi e Virginia Raffaele, o l’uscita della pellicola a doppia regia di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno. Insieme al grande protagonista che tutti sapevamo essere il film di James Cameron, Avatar, che ha superato i 30 milioni, la bella notizia è che non c’è solo il cinema americano ma c’è anche un cinema nazionale che torna a farsi vedere”. 

Lorini invita a non dormire sugli allori: “Una notizia bella in una situazione che abbiamo stigmatizzato non significa gridare al superamento di tutti i problemi, ma che il settore deve guardare avanti e concentrarsi sui lati positivi -puntualizza- Quando il prodotto riesce a incontrare il pubblico, soprattutto sui generi che si davano per ‘perduti’, è un buon segnale, evidentemente quando le storie vengono studiate e lanciate bene funzionano”. Questo vale ancor più se si pensa che “il Natale era costellato di film di un livello più elevato qualitativamente, passando dallo stesso Cameron che è uno spettacolo di rara bellezza, ma penso anche a ‘Le Otto Montagne’, film non immediato, di una certa lunghezza, che sta avendo un passaparola eccezionale e un bellissimo successo. O The Fablemans, film di Spielberg che auspichiamo trovi ancora più spazio in prossimità degli Oscar, e che abbia una lunga vita”. 

La ripresa, spiega il presidente dell’Anec all’Adnkronos, “ancora non è terminata, ma questi sono gli auspici di cui ringraziare il pubblico, che comunque ha risposto. Il clima primaverile, le giornate belle, sono tutti fattori che incrementano la sensazione positiva. Ora dobbiamo lavorare, metterci tutti insieme e studiare ancora meglio i vari prodotti per capire come posizionarli per i vari tipi di pubblico, e riportare a quella che secondo noi ancora oggi può rimanere una delle esperienze più popolari e importanti, sia per l’intrattenimento ma anche per il cinema di qualità, ovvero la sala”. E sulla qualità il nostro Paese non è rimasto indietro, spiega Lorini: “L’Italia lo ha dimostrato fin dall’autunno, con la proposta di opere importanti come Dante, La stranezza, fenomeno incredibile, Il Colibrì, Il Signore delle Formiche, che hanno ridato fiducia al pubblico”. 

Il 2023 “lo seguiremo giorno per giorno con tutti i componenti della filiera -assicura- Ci siamo fatti la promessa alle Giornate di Sorrento di lavorare fianco a fianco perché il 2023 possa rappresentare la svolta verso il ritorno ai numeri pre-pandemici. Probabilmente non potrà tornare al 2019, ma la strada deve essere quella, deve essere l’anno della vera svolta”. A questo proposito “cominceremo già dalla prossima settimana a programmare una grande estate di cinema -anticipa Lorini- perché sappiamo che sono in arrivo produzioni importantissime, anche italiane. Insomma, un anno dove si va decisamente verso un ritorno ai numeri. Che sono necessari, non è che possiamo negarlo”. 

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