Australia, Djokovic di nuovo in stato di fermo
La star del tennis Novak Djokovic è di nuovo in stato di fermo. E’ stato fermato dai funzionari dell’immigrazione a Melbourne prima dell’udienza per il visto.
La star del tennis Novak Djokovic è di nuovo in stato di fermo. E’ stato fermato dai funzionari dell’immigrazione a Melbourne prima dell’udienza per il visto.
“Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda”. Lo ha confessato l’ex pilota di MotoGp Marco
“L’Australian Open è molto più importante di qualsiasi giocatore”. Sono le parole del campione spagnolo Rafael Nadal che così commenta il caso legato a Novak Djokovic in Australia. “Sono un
Novak Djokovic, numero uno al mondo del tennis maschile, è stato fermato e posto in stato di fermo dai funzionari dell’immigrazione a Melbourne, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa australiana
Novak Djokovic, l’Australia ha annullato il visto del tennista serbo. Il 34enne numero uno del mondo a questo punto rischia di dover lasciare Melbourne a pochi giorni dall’inizio degli Australian
Milan e Fiorentina ai quarti di finale di Coppa Italia. I rossoneri hanno battuto 3-1 il Genoa ai supplementari, mentre il Napoli è stato travolto al Maradona dai viola per
“Da questa vicenda Djokovic ne esce malissimo, ha violato delle regole negando e poi facendo delle ammissioni tardive. Non voglio infierire su un grande campione come lui ma ha fatto
Il governo australiano ha nuovamente annullato il visto per Novak Djokovic sostenendo che il numero uno del tennis mondiale non vaccinato può rappresentare un pericolo per la comunità. Il ministro
Caso Novak Djokovic, la decisione del ministro dell’Immigrazione australiano, Alex Hawke, di annullare il visto del campione a tre giorni dall’inizio degli Australian Open apre diversi scenari per il tennista
Caso Novak Djokovic, il ministro dell’Immigrazione australiano Alex Hawke ha cancellato il visto del 34enne tennista serbo, che a questo punto rischia di dover lasciare il paese a pochi giorni dall’inizio