Gli immigrati
Dopo un lungo percorso attraverso la storia dei geni che hanno contribuito a plasmare la civiltà occidentale, siamo giunti ai giorni nostri con una maggiore consapevolezza del valore degli italiani che ci hanno preceduti.
Dopo un lungo percorso attraverso la storia dei geni che hanno contribuito a plasmare la civiltà occidentale, siamo giunti ai giorni nostri con una maggiore consapevolezza del valore degli italiani che ci hanno preceduti.
Chi può dimenticare il film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, interpretato da una allora sconosciuta Anna Magnani e Aldo Fabrizi? È una delle opere più rappresentative del neorealismo nato alla fine della II guerra mondiale.
Tra le tante manifestazioni della genialità italiana non potevamo trascurare le grandi opere cinematografiche apparse sullo schermo sia prima che dopo l’avvento del colore. La prima apparizione delle immagini in bianco e nero proiettate sugli schermi affascinava gli spettatori con la sua semplicità di espressione nella descrizione di realtà e sentimenti nuovi; a volte storie e paesaggi di paesi lontani, a volte la cruda realtà del quotidiano.
Una delle eccellenze italiane conosciuta in tutto il mondo è il Prosecco. Lo includo in questa rubrica perché, dietro a tanta notorietà, c’è la genialità degli italiani che hanno saputo conservare una tradizione millennaria che negli anni novanta è esplosa con la produzione di 320 milioni di bottiglie all’anno.
Tra i grandi scienziati del nostro tempo, Carlo Rubbia occupa un posto importante nella fisica delle particelle elementari. Fino al XIX secolo l’atomo era considerato la particella più piccola e indivisibile della materia. Nel 1897 Thomson e più tardi Rutherford, suo allievo, scoprirono l’esistenza di particelle più piccole che formavano l’atomo: protoni con carica positiva, elettroni con carica negativa e neutroni con carica neutra.
Il computer che usiamo per le diverse attività che svolgiamo tutti i giorni, sia nel lavoro che nel tempo libero, è diventato uno strumento indispensabile per eseguire delle operazioni che prima richiedevano molte ore, se non giorni o addirittura anni.
Tra i grandi artisti della moda spicca come un gigante Armani che nel 1974 presentò una collezione che rivoluzionò il modo di vestire degli uomini. L’anno successivo applicò lo stesso stile casuale alla moda femminile, “Le donne non hanno ancora un modo di vestire semplice, moderno, in certo qual modo simile a quello degli uomini”.
“Spesso il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci. E allora può diventare qualcosa di infinitamente più grande”. (Adriano Olivetti)
Premio Nobel per la chimica nel 1963 assieme al tedesco Karl Ziegler, Giulio Natta è stato il più grande chimico del secolo scorso. Con lui inizia la collaborazione tra scienza e industria. Fu attraverso l’utilizzazione dei fondi messi a sua disposizione dalla Montecatini che la sua grande invenzione ebbe un successo mondiale.
Colgo l’occasione del Grand Prix di Montréal per parlare della Ferrari, già programmata nella serie delle creazioni del genio italiano.