domenica 22 Dicembre 2024 | 20:06

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Lo Zibaldone

Famiglia nemica

Aristotele non teneva in alta considerazione l’istituto famigliare; nella sua Etica Nicomachea, il grande filosofo guardava alla famiglia con un certo sospetto, temendo che in essa non si potesse stabilire la philìa, cioè quell’amicizia tra individui legati da un rapporto di autentica uguaglianza.

Elogio dell’errore

Una delle espressioni più belle della libertà risiede nell’errore. Che è, a mio parere, cosa diversa dallo sbaglio, intendendo con questo la perdita improvvisa della prospettiva che, abbagliandoci, ci induce a decisioni non giuste, non utili. L’errore, no; l’errore ha qualcosa di voluttuoso, di sensuale, tanto da spingerci, a volte, alla diabolica perversione della sua ripetizione, tanto ne siamo attratti.

La tirannia del bambino

Una delle strategie che adotto nel mio lavoro di facilitatore nell’acquisizione scolastica della lingua italiana è quella di presentare ai miei giovani italianisti notizie d’attualità di un certo interesse, allo scopo di arricchire il loro repertorio lessicale, rinforzando magari alcune strutture sintattiche, e favorire la discussione in classe. S

Gli insegnanti di lingua non “esistono’’

Molti dei miei colleghi storcono il naso quando affermo che una lingua straniera non si insegna, e aggiungo che noi, in quanto attori di questo processo, non siamo altro che facilitatori di una magia che appartiene esclusivamente a chi deve accogliere in sé un idioma altro da quello materno.

L’emigrazione interna e l’amicizia

C’è un acre sentore di inerzia e polvere di macerie in troppe parti del mondo. E non si tratta solamente di immaginare la devastazione di Paesi martoriati dalla guerra

Il sessimo dell’Italiano

    Flavio Deflorian, oggi rettore dell’Università di Trento, ricoprirebbe, ben presto, il ruolo di… rettrice! Questo, quando sarà emanato e pubblicato il nuovo regolamento d’ateneo che adotta il femminile

L’oltre della Pasqua

Dovremmo sempre passare oltre. Liberarci dalla schiavitù della nostra personale e relativa percezione delle cose. Dovremmo pensarci, in quanto esistenti, sempre in uno stare fuori, in un tendere all’Altro, al di là dell’angustia del nostro piccolo, tiepido e chiuso giardinetto.

La terza età

Le tre età è il titolo che identifica due opere differenti: una del pittore rinascimentale Giorgio da Castelfranco, noto anche con il nome di Giorgione, e l’altra di Caspar David Friedrich, un artista tedesco operante a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo, in pieno Romanticismo.

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