
Cominciamo…
Primavera capricciosa, ma l’Italia si sta risvegliando grazie alla Santa Pasqua alle porte.
Primavera capricciosa, ma l’Italia si sta risvegliando grazie alla Santa Pasqua alle porte.
Alcuni giorni mi sembra di essere ancora a Montréal. Verso le 14 e le 15 il telefono comincia a squillare: sono parenti, amici, sportivi e lettori che mi chiamano per salutarmi, farmi qualche domanda e sapere cosa succede nel paese. Gli amici canadesi parlano soprattutto del tempo, mentre gli italiani, se li incontri dopo le 11 del mattino, immancabilmente ti chiedono cosa mangerai a mezzogiorno.
Mercoledì 19 marzo si festeggia San Giuseppe e tra un mese sarà Pasqua. Dobbiamo però fare un passo indietro al 7 gennaio. Rientro a casa verso mezzogiorno, prendo un pezzo di legno per il camino e, appena mi giro verso destra, il piede si blocca misteriosamente e mi ritrovo a terra con una doppia frattura scomposta della caviglia.
Nel corso dell’ultimo fine settimana è arrivato il freddo dai Balcani e si è visto anche qualche fiocco neve, come a Bonefro, Vinchiaturo e Capracotta. La prima neve in Italia è sempre accolta con una certa gioia. Il paesaggio cambia, si respira un senso di pace e sono contenti soprattutto gli sciatori e gli studenti, se la nevicata è abbondante.
Domenica è sempre domenica per gli italiani. E penso che sia una delle poche tradizioni ancora rimaste in quest’Italia che cambia, ma sempre in peggio. Domenica scorsa poi, per me, è stata una domenica eccezionale:15 gradi, cielo terso e le isole Tremiti che mi sorridevano.
La vittoria, prevista, della destra in Liguria ha riacceso l’usurato dibattito tra destra e sinistra. E, secondo me, non la finiremo mai. Ci mette del suo anche il governo Meloni,
Ogni volta che gli italo-americani o gli italo-canadesi parlano dell’Italia e del loro amore per il paese dei loro nonni o bisnonni, mi fanno un po’ tenerezza e mi colpisce soprattutto la loro ingenuità.
È arrivato l’autunno e per il governo italiano è finalmente scattata l’ora di presentare il tanto temuto Bilancio o Finanziaria, come dicono qui.
È arrivata finalmente la pioggia, anche se un po’ troppo tardi per la vigna e gli ulivi, mentre l’Emilia Romagna è stata sommersa dall’acqua per la terza volta. È emergenza, ma non si può gridare al lupo solo quando l’acqua rompe gli argini dei fiumi e invade città e paesi. È un problema serio, una vera emergenza e penso che non si possa più perdere tempo.
In queste due ultime settimane sono successe tante cose che potrei scrivere il giornale da solo. E l’estate era stata tranquilla pure per il governo. Poi sono arrivati i primi temporali, le esondazioni e il terremoto dell’affaire Sangiuliano. Politica e scandali a parte, l’Italia va e tutte le occasioni sono buone per festeggiare o allungare le vacanze.