Les Grands Ballets Canadiens de Montréal, come da tradizione natalizia, ha messo in scena dal 14 al 30 dicembre, presso la Salle Wilfrid-Pelletier a Place des Arts, il suggestivo balletto Casse-Noisette
Servizio fotografico: Sasha Onyshchenko
MONTRÉAL – Si sa bene, a Montréal il Natale è molto sentito. A partire da dicembre e per tutto il mese di gennaio si respira il suo clima magico dappertutto: mercatini sparsi in tutta la metropoli, il profumo della cioccolata calda con le sue note aromatiche di cannella lungo le strade, luminarie colorate e luccicanti, attività a sfondo natalizio, neve e, soprattutto, tanti spettacoli. Tra questi va annoverato senz’altro l’incantevole balletto Casse-Noisette (Lo Schiaccianoci) che Les Grand Ballets propone, ormai, da svariati decenni. Una tradizione, una consuetudine che, anche durante le scorse vacanze natalizie, dal 14 al 30 dicembre, è stata realizzata con numerosi spettacoli presso l’incantevole location di Place des Arts nella Salle Wilfrid-Pelletier.
Casse-noisette – balletto con musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografie di Marius Petipa, realizzate dal suo assistente Lev Ivanaov, eseguito per la prima volta il 18 dicembre 1892 a San Pietroburgo nel Teatro Mariinskij – è una pièce ambientata in casa del ricco signor Stralhbaun durante una festa organizzata per celebrare la vigilia di Natale. Tra danze incantevoli, adorni e decori, l’amico di famiglia Drosselmeyer intrattiene gli ospiti con giochi, doni e pupazzi da lui stesso realizzati. Clara (protagonista), figlia degli Stralhbaun, riceve in regalo uno schiaccianoci, con la fisionomia di un soldatino. Emozionata ed entusiasta, la bambina, a fine serata, si addormenta abbracciata al suo fantoccio, immaginando un mondo fantastico che di lì a poco avrebbe preso vita sotto i suoi occhi: combatte contro il Re dei Topi e il suo esercito, viaggia nel Regno dei Dolci, il suo schiaccianoci si trasforma in uno splendido principe (coprotagonista). Ma tutto è solo un sogno! Al suo risveglio, Clara stringe tra le sue braccia il suo dono inanimato e ritorna nel mondo reale in cui le creature incantate e gli elementi magici non sono più presenti. Ad ispirare questo capolavoro della danza senza tempo è stato un racconto di E.T.A. Hoffman, Schiaccianoci e il re dei topi (1816), nella sua versione rivista, nel 1845, con toni decisamente romantici e fiabeschi e meno cruenti rispetto all’originale, da Alexandre Dumas nella sua Storia di uno schiaccianoci. Favola di Natale.
Sotto l’attenta ed esperta regia dei direttori dell’Orchestra dei Grands Ballets, Dmitri Zrajevski e Airat Ichmouratov, e l’armoniosa coreografia realizzata da Fernand Nault, abbiamo assistito ad un’esibizione elegante, decorazioni e costumi scintillanti, giochi di luci originali, scene divertenti e raffinate, musiche dal vivo da pelle d’oca e, soprattutto, stupende danze che hanno scaldato i cuori dell’intera platea. Emozioni indescrivibili che hanno trasportato grandi e piccini in un mondo in cui i sogni si avverano per miracolo e la magia diventa realtà. Lo spettacolo si è rivelato di livello elevato e ha soddisfatto i palati più fini del pubblico, che ha visibilmente manifestato il suo apprezzamento con applausi e ovazioni.
Da sottolineare, nel clima solidaristico proprio del Natale, la lodevole iniziativa promossa da Les Grands Ballets: “Offrez Casse-Noisette à des jeunes en situation de vulnérabilité”. Due dollari per ciascun biglietto venduto sono stati devoluti al Fonds Casse-Noisette per i bambini. Si è incrementato, così, il fondo della compagnia di ballo che, avendo a cuore la democratizzazione del balletto e l’apertura all’arte per tutti, offre da oltre 25 anni una serie di iniziative che permettono ai bambini un’immersione completa nell’universo de Lo Schiaccianoci, attraverso laboratori educativi e spettacoli gratuiti.
Per chi vive a Montréal e nelle zone limitrofe, è imperativo assistere allo spettacolo Casse-noisette eseguito magnificamente e con maestria da Les Grands Ballets Canadiens de Montréal. È un must da godere e conservare nel personale libro dei ricordi che alimentano le proprie esperienze immaginifiche e fantastiche.