(Adnkronos) – L’Ue e i suoi Stati membri “sono in contatto con le società colpite” dalle misure di sequestro disposte dal Cremlino, come il gruppo marchigiano Ariston Thermo, “stanno rivedendo l’intera situazione e vedendo quali prossimi passi debbano essere fatti”. Lo dice il portavoce della Commissione Europea Peter Stano, durante il briefing con la stampa a Bruxelles.
Queste misure, continuano, “dimostrano solo che la Russia è un attore imprevedibile, sia sulla scena politica internazionale che su quella economica: ha creato un clima arbitrario e ostile nei confronti degli investitori esteri. Credo sia un messaggio molto forte a chiunque stia valutando di continuare a fare affari in Russia”.
Ariston Thermo, che ha spostato la sede legale nei Paesi Bassi nel 2021, è presente direttamente in 40 Paesi. Produce apparecchi e impianti per il riscaldamento dell’acqua e per quello domestico: ha, tra i tanti, uno stabilimento produttivo a una ventina di km da San Pietroburgo, a Vsevolozhsk, che è stato trasferito per decreto alla Gazprom Domestic Systems. Ariston Thermo, quotata in piazza Affari, investe da vent’anni in Russia e si è detta “estremamente sorpresa” dalla decisione delle autorità russe.