(Adnkronos) – Decreto carburante in vigore da oggi. Il testo, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, contiene disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi di benzina e gasolio e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonché di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico. Ecco le misure punto per punto.
CARTELLONI CON PREZZI – Il decreto introduce un nuovo regime di trasparenza per la vendita dei carburanti attraverso l’individuazione di un prezzo medio nazionale da esporre ai distributori. I gestori saranno quindi obbligati quindi ad esporre il prezzo medio nazionale dei carburanti accanto a quello di vendita, in ogni distributore di benzina. Il prezzo verrà calcolato giornalmente dal ministero dell’Ambiente e comunicato sul sito del dicastero. Gli esercenti entro quindici giorni dalla data di adozione del decreto dovranno adeguare la cartellonistica di pubblicizzazione dei prezzi presso ogni punto vendita, compresi quelli lungo la rete autostradale.
SANZIONI – In caso di violazione delle disposizioni, stabilisce il decreto, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 6.000 euro. Dopo la terza violazione, può essere disposta la sospensione dell’attività per un periodo da 7 giorni fino a ben 90 giorni. L’accertamento della violazione delle è effettuato dalla Guardia di finanza. All’irrogazione delle sanzioni provvede il Prefetto. Una quota pari al 50% delle sanzioni amministrative applicate sarà versata nel bilancio dello Stato e riassegnata al Mimit “per essere destinata all’implementazione dell’infrastruttura informatica e telematica per la rilevazione dei prezzi dei carburanti” e “a iniziative in favore dei consumatori volte a favorire la trasparenza dei prezzi” e “a diffondere il consumo consapevole e informato”
Una quota pari al 50% delle sanzioni amministrative applicate per le violazioni degli obblighi di cui al comma 2 è versata all’entrata del bilancio dello Stato e riassegnata ad apposito capitolo iscritto nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy, per essere destinata all’implementazione dell’infrastruttura informatica e telematica per la rilevazione dei prezzi dei carburanti, nonché ad iniziative in favore dei consumatori volte a favorire la trasparenza dei prezzi dei carburanti e a diffondere il consumo consapevole e informato.
ACCISA MOBILE – Il decreto prevede il via libera alla riattivazione del sistema dell’accisa mobile introdotto dalla finanziaria del 2008. Il taglio delle accise può essere adottato se il prezzo “aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell’ultimo Documento di programmazione economico-finanziaria presentato”. Il decreto anche “deve tener conto dell’eventuale diminuzione del prezzo rispetto a quello indicato nel Documento di programmazione economico-finanziaria, nella media del quadrimestre precedente”.
SORVEGLIANZA PREZZI – Più poteri a Mr Prezzi. Il decreto pubblicato prevede il “rafforzamento dei poteri del garante per la sorveglianza dei prezzi”, il quale “ove necessario ai fini dei propri interventi di sorveglianza sul territorio, opera in raccordo con gli osservatori e con gli uffici regionali dei prezzi, sportelli o analoga denominazione, qualora istituiti con legge regionale”. Inoltre, “si avvale della collaborazione e dei dati rilevati dall’Istat che sono messi a disposizione del Garante per la sorveglianza dei prezzi su specifica istanza”.
Arriva poi una nuova Commissione di allerta. “Al fine di monitorare la dinamica dei prezzi dei beni di largo consumo derivanti dall’andamento dei costi dei prodotti energetici e delle materie prime sui mercati internazionali è costituita, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, la Commissione di allerta rapida di sorveglianza dei prezzi. Il Garante – si legge nel testo del decreto – può convocare la Commissione per coordinare l’attivazione degli strumenti di monitoraggio necessari alla individuazione delle ragioni dell’anomala dinamica dei prezzi sulla filiera di mercato. Ai componenti ed ai partecipanti alle riunioni della Commissione non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati”.
BONUS – Torna il bonus carburante di 200 euro per i lavoratori del settore privato. Il bonus è per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. “Il valore dei buoni benzina o di analoghi titoli per l’acquisto di carburanti ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, non concorre alla formazione del reddito del lavoratore, se di importo non superiore a euro 200 per lavoratore” si legge nel testo.
Arriva inoltre un buono di 60 euro per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale ovvero per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Il bonus è riconosciuto in favore delle persone fisiche che nel 2022 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro, al fine di mitigare l’impatto del caro energia sulle famiglie, in particolare in relazione ai costi di trasporto per studenti e lavoratori.