La legge Apology Act

Sapevate che in Canada, nel 2009, è stata promulgata una legge a causa dell’uso eccessivo della parola “sorry”? Nel paese nordamericano, infatti, quest’espressione è utilizzata spesso e ci fa capire il senso civico e di rispetto che le persone nutrono uno per l’altra.

Molte volte, l’utilizzo di un “sorry” veniva utilizzato dagli avvocati in corte per stabilire il grado di colpevolezza di un imputato. I legali avrebbero solamente dovuto dimostrare che l’individuo in questione si fosse scusato al momento di un incidente per far oscillare il verdetto finale del giudice in loro favore. Ma in realtà, spesso, la gente si scusava per cose che in realtà non aveva fatto, potendo dare l’idea che quella dichiarazione potesse tecnicamente essere vista come un’ammissione di colpa. In tribunale, però, è stato chiarito che i canadesi, per il loro modo di essere, usano le scuse anche per “esprimere simpatia o rimpianto” e non per “ammettere colpa o responsabilità in relazione alla questione a cui si riferiscono le parole o le azioni”. Questa è la motivazione che ha spinto il governo a formulare l’Apology Act: “impedire alle parti di utilizzare una scusa come una dichiarazione di colpa in tribunale”.

E voi, conoscevate questa legge?

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