Bruxelles approva la “bussola strategica”. L’Unione europea mette sul tavolo sanzioni energetiche contro gli invasori
NEW YORK – Joe Biden pressa gli alleati in vista degli incontri bilaterali previsti nei prossimi giorni in Europa (sarà al vertice della Nato ed al Consiglio europeo sull’Ucraina il 24, prima di recarsi in Polonia il 25). È durata un’ora, lunedì, la telefonata del presidente americano con i leader europei, tra i quali il premier italiano Mario Draghi. Oltre al supporto alla popolazione civile ucraina, il presidente Usa punta a un ulteriore inasprimento delle sanzioni alla Russia. Inoltre gli Stati Uniti hanno promesso a Kiev i sistemi di difesa antimissile chiesti dall’Ucraina, inclusi quelli di fabbricazione sovietica e gli S-300. L’Ue torna a insistere, invece, sulla difesa comune.
Borrell: bussola strategica “momento storico”. L’adozione della bussola strategica – che istituisce la capacità di schierare rapidamente fino a 5mila soldati per diversi tipi di crisi – è un “momento storico: è una svolta per l’Ue come ente che fornisce sicurezza. L’adozione è un segnale molto forte di unità e determinazione e arriva in un momento chiave. Questa non è una risposta alla guerra in Ucraina, abbiamo cominciato a lavorarci due anni fa, ma il momento è tempestivo”, ha detto l’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell. Borrell si è detto convinto che Putin stia usando i profughi come un’arma di pressione, mandandone il più possibile: “Non ha distrutto le infrastrutture, ma ha distrutto le città per terrorizzare i civili e farli scappare. Siamo pronti ad aiutarli tutti”.
Petrolio russo nel mirino dell’Ue. I Ministri degli Esteri dell’Ue stringono sulle sanzioni al settore energetico russo. Ma la strada dell’autosufficienza è ancora lunga, come ha fatto rilevare il vicepremier russo Aleksandr Novak. “È impossibile” per l’Europa al momento, ha detto, fare a meno del gas russo.
Avvertimento di Mosca agli Usa. Intanto il Ministero degli Esteri russo ha convocato l’Ambasciatore americano John J. Sullivan e gli ha consegnato una nota di protesta contro i commenti “inaccettabili” di Biden su Putin (“È un criminale di guerra”), minacciando una “rottura dei rapporti”.
Zelensky: dopo un accordo ci vorrà referendum. Il presidente ucraino Zelensky è tornato ad alzare la voce: “Non possiamo accettare ultimatum dalla Russia”. In particolare, Kiev ha chiarito che non accetterà alcun compromesso sull’integrità territoriale e sulla sovranità del Paese, ha specificato il negoziatore ucraino Mykhaylo Podolyak alla Bbc. La resistenza ucraina all’invasione, ha affermato Podolyak, ha costretto la Russia “a valutare in modo più adeguato la realtà” della situazione, il che ha contribuito a incoraggiare “una sorta di dialogo”. Un eventuale accordo con la Russia, secondo Zelensky, dovrà essere ratificato da un referendum popolare. E comunque l’Ucraina dovrà beneficiare della garanzia di alcuni Paesi Nato.