Conoscete la storia di David Milgaard? Ha trascorso 23 anni in prigione per un reato che non ha mai commesso. Avrebbe avuto tutto il diritto di essere arrabbiato, o quanto meno amareggiato, con un sistema che lo ha condannato ingiustamente. Invece, ha passato il resto della sua vita a sostenere campagne a favore della riforma del modo in cui vengono esaminate le potenziali condanne infondate. Prima di ogni cosa, David si è battuto per evitare che altri innocenti andassero incontro al suo stesso destino.
Il 16 febbraio scorso, insieme a sua sorella Susan Milgaard, ho presentato il disegno di legge “David and Joyce Milgaard”, così chiamato in onore di David e di sua madre, che non ha mai smesso di reclamare l’innocenza del figlio. A noi si è unito anche James Lockyer, un avvocato che ha dedicato la sua carriera e il suo talento a difendere coloro che sono stati condannati ingiustamente, tra cui, appunto, David Milgaard.
Abbiamo proposto l’istituzione di una Commissione indipendente sugli errori del sistema giudiziario, al fine di esaminare i potenziali abbagli in modo più efficace, autonomo e accessibile. Un sistema che non dipenda dal Ministro della Giustizia di turno.
Il nostro sistema giudiziario non è perfetto. Gli errori sono rari, ma accadono. Spesso vengono alla luce molto tempo dopo la conclusione del processo penale. Con effetti devastanti. Innanzitutto su coloro che sono puniti per un reato che non hanno commesso, così come sui loro familiari, ma anche sulle vittime, che meritano la verità. Immaginate solo il dolore nello scoprire che la persona condannata per l’omicidio di una persona cara è in realtà innocente e che il vero responsabile è ancora in libertà. È quello che è successo alla famiglia di Gail Miller. Abbiamo il dovere di fare meglio.
Per quanto mi riguarda, si è trattato anche di un fatto personale. Ho insistito affinché questa riforma facesse parte del mio mandato. Il mio mentore, l’ex giudice della Corte Suprema Peter Cory, aveva chiesto di rivedere il sistema di revisione degli errori giudiziari. Oso sperare che sarebbe orgoglioso di me, anche dopo tutto il tempo trascorso.
Conoscete la mia passione per la musica. La mattina dell’annuncio, stavo ascoltando “Wheat Kings” dei Tragically Hips.
Vent’anni per niente, beh, non è una novità.
Oltre tutto, a nessuno interessa qualcosa che non hai fatto.
L’ultima volta che ho visto David, gli ho chiesto un autografo sul mio vinile. Un promemoria di ciò che gli avevo promesso di fare. Se è morto prima di vedere realizzata la mia promessa, mi auguro che tutti i deputati penseranno a lui prima di pronunciarsi sul disegno di legge. Che saremo focalizzati su ciò che lui non ha fatto e su ciò che noi dobbiamo fare.
Una nazione sussurra: “Abbiamo sempre saputo che sarebbe stato libero”.
Il posto di un innocente non è in prigione. Credo che la nostra Nazione sia d’accordo su questo. Non possiamo evitare tutti gli errori. Ma possiamo sicuramente correggerli molto prima che passino 23 anni.