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Assowedding: costi e crisi non fermano voglia di sposarsi, 2023 verso sold out

(Adnkronos) – “I costi e la crisi non fermano la voglia di sposarsi. Le prenotazioni per il 2023 non si sono fatte aspettare”. Lo dice all’Adnkronos/Labitalia Stefania Arrigoni, presidente di Assowedding Milano, punto di riferimento a livello nazionale nel settore del wedding, che offre anche un percorso formativo propedeutico all’esame di certificazione professionale. “Il giro di affari – sostiene – è sicuramente aumentato visto il boom di rinunce che c’è stato per effetto della pandemia. I fornitori non hanno avuto un attimo di tempo libero da maggio a ottobre. Questa è la vera difficoltà, cioè quella di gestire le richieste che arrivano in modo molto repentino”. 

“Sono in calendario inoltre – precisa – i matrimonio di alto livello, come del resto nei mesi scorsi. A livello di costi esiste certo una differenza, come del resto c’è sempre stata: quelli di livello più semplice e quelli di livello più alto”.  

“In Italia – osserva – sono ritornati molti matrimoni stranieri tranne che quelli relativi alla popolazione russa. Del resto le location del nostro Paese attraggono da sempre i futuri sposi che provengono dall’estero”. 

Per chi vuole risparmiare sulle spese del matrimonio può scegliere di sposarsi nel Lazio, dove la Regione ha stanziato 10 milioni di euro per aiutare le coppie, con 2.000 euro, a sostenere le imprese dalla filiera del wedding, colpite dalla crisi: agenzie di viaggi, ristoranti e catering, fotografi, wedding planner, imprese di eventi, confezioni di abiti da cerimonia, fiorai, servizi alla persona, ecc. Il bando si rivolge alle coppie, italiane e straniere, che si sposano o si uniscono civilmente nel Lazio dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 e che acquistano servizi o prodotti relativi all’evento da imprese laziali.  

Le spese ammissibili sono quelle effettuate presso imprese del Lazio, pertinenti all’evento del matrimonio o dell’unione civile, tra le quali: acquisto di bomboniere; noleggio auto da cerimonia; acquisto abito e accessori da cerimonia (sposo o sposa); addobbo floreale; servizi di catering e ristorazione (massimo 700 euro); servizi alla persona legati al giorno del matrimonio, quali acconciatura e trucco; viaggio di nozze (massimo 700 euro); affitto sale e location per cerimonia e banchetto; servizi di riprese video e book fotografico; servizi di animazione, intrattenimento, spettacolo; servizio di wedding planner; acquisto fedi nuziali; stampa delle partecipazioni. 

Ciascuna coppia può chiedere il rimborso di massimo cinque documenti di spesa. Ogni spesa, a pena di inammissibilità, deve: essere sostenuta nel periodo compreso tra il 14 dicembre 2021 e il 31 gennaio 2023, come risultante dai documenti contabili; non essere stata effettuata tramite e-commerce (acquisto on line); essere stata effettuata con sistemi tracciabili (bonifico o pagamento elettronico); essere conforme alla normativa fiscale, documentata attraverso fatture, ricevute o documenti contabili dai quali si evinca il tipo di spesa e la sua pertinenza con il matrimonio o unione civile; presentare causale compatibile con le attività per le quali viene concesso il contributo; essere dimostrata attraverso un documento di pagamento (bonifico, scontrino Pos) con importo identico a quello del documento di spesa (fattura, scontrino fiscale); nel caso di discordanza tra l’importo del documento di spesa e quello del documento di pagamento è ammissibile l’importo minore. 

Il sostegno è stato ricordato dagli esponenti della Regione Lazio in occasione di RomaSposa, il Salone Internazionale della Sposa che torna da domani fino al 9 ottobre al Palazzo dei Congressi. “Roma Sposa – ha dichiarato Paolo Orneli, assessore della Regione Lazio allo Sviluppo economico, commercio e artigianato, università, ricerca, startup e innovazione – è un appuntamento importante per la filiera del wedding che ha attraversato e sta affrontando anni difficili a causa della crisi pandemica prima, ed energetica ora. I matrimoni sono ripartiti, come Regione Lazio stiamo dando il nostro apporto con l’iniziativa ‘Nel Lazio con amore’, il bando che sostiene la filiera del wedding laziale, rimborsando spese per catering, servizi fotografici, bomboniere, abiti nuziali e molto altro. L’auspicio è che anche questa manifestazione possa consolidare la ripartenza di un settore fondamentale per l’economia regionale”.  

“RomaSposa – ha sottolineato Valentina Corrado, assessore al Turismo ed enti locali della Regione Lazio – è una manifestazione di rilievo del nostro territorio e una vetrina di respiro internazionale capace di attirare visitatori e operatori. L’evento rappresenta un modo per favorire il rilancio delle imprese di un settore, strategico per il nostro turismo e la nostra economia, che ha sofferto una significativa contrazione negli ultimi due anni. Come Regione Lazio stiamo supportando fortemente questa filiera come testimoniano sia l’attenzione riservata all’evento e sia la misura ‘Nel Lazio con amore’, pensata per aiutare le realtà laziali e promuovere il territorio come wedding destination”. 

“Il costo medio di un matrimonio varia principalmente in base al numero degli invitati. Quindi il risparmio reale non è sulla scelta oculata o modesta, è il tuo giorno più bello e non deve rinunciare a nulla del tuo sogno. L’unica cosa che devi tenere a mente e su cui tu e la tua dolce metà potete agire in maniera radicale è il numero delle persone che festeggeranno le nozze con voi”. Parola di Oggisposa.it. 

Nel Centro-Sud la tendenza è di avere circa 150 persone mentre nel nord sono più usuali nozze intorno o sotto i 100 invitati. Nel Centro-Sud la tendenza è quella di spendere di più rispetto al Nord. Ma al Nord gli stessi servizi costano molto di più. Per esempio, se per la stessa tipologia di ricevimento, a Roma si spendono 50 mila euro, a Cagliari se ne spenderanno 30mila e a Milano 65mila. 

Per rimanere in un preventivo low budget, molti sposi oggi cavalcano la moda ‘eco’ o ‘green’ nel quale molte cose sono riutilizzate, riciclate, noleggiate. In effetti, il noleggio può essere un’idea nei casi in cui non si voglia rinunciare a qualcosa di ricercato, come l’abito sposo per esempio, senza arrivare a prezzi sartoriali che farebbero i costi matrimonio 2023. 

 

 

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