(Adnkronos) – ‘L’inserimento degli oss con formazione complementare. Sicurezza, ruoli e responsabilità’ è il titolo del convegno organizzato venerdì 4 novembre da Arbra Formazione presso l’aula magna del campus di Cremona dell’Università Cattolica.
Arbra Formazione è un ente di formazione attivo nel settore sanitario e sociosanitario. Il convegno ha voluto approfondire l’attività e le prospettive di una figura che è stata recentemente disciplinata anche da Regione Lombardia. La giunta Fontana ha infatti approvato il percorso sperimentale in assistenza sanitaria dell’operatore sociosanitario con una delibera dello scorso luglio.
Il percorso è articolato in 300 ore, 150 di teoria e 150 di stage, e può essere erogato dalle strutture formative accreditate presso Regione Lombardia in materia di istruzione e formazione professionale. Gli Oss che possono beneficiare del nuovo percorso formativo vengono segnalati direttamente dalle strutture sociosanitarie e devono possedere una serie di requisiti. Tra questi il titolo di oss e di scuola media superiore oppure il titolo di oss con dieci anni di esperienza lavorativa documentata. La partecipazione al convegno, per tutte le professioni sanitarie, era funzionale al riconoscimento di 10,4 ecm ai fini dell’aggiornamento delle competenze.
L’incontro è stato aperto da Enrico Marsella, presidente dell’Ordine degli Infermieri della Provincia di Cremona, da Giovanni Scotti, presidente Arsac, e dal moderatore Claudio Bassi. Successivamente hanno preso la parola i relatori: Germana Scaglioni di Arbra Formazione; Rossella Spada, direttore generale del fondo paritetico interprofessionale Formazienda; Grazia Maria Bensi, consulente management socio-assistenziale; Mario Cucumo, coordinatore della fondazione Germani Onlus; Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia; Walter Montini, presidente di Arlea; Simona Bosisio, avvocato giuslavorista; Beatrice Mazzoleni, segretaria nazionale Ordine degli Infermieri; Roberto Rovati, direzione generale Gruppo Gheron; Giacomo Vecchia, responsabile servizio prevenzione protezione; Alessandra Bruschi, direttore generale Cremona Solidale; Angela Cremaschini, segretaria regionale Fp Cisl.
“La rete delle rsa lombarde, come peraltro ha ben compreso l’ente regionale istituendo il nuovo percorso di formazione riservato agli oss, richiede urgentemente figure qualificate per far fronte alla carenza di personale dotato di specifiche competenze e innalzare ancora di più i livelli di qualità della cura” ha spiegato Germana Scaglioni di Arbra.
“Il convegno – ha sottolineato – è stata l’occasione di fare il punto su una soluzione valida e immediatamente praticabile. In assenza di figure idoneamente formate le rsa si espongono al pericolo di mettere in campo una risposta insufficiente rispetto alla domanda che emerge dai territori”.
Il direttore generale di Formazienda Rossella Spada ha ricordato il grande impegno profuso dal fondo interprofessionale nel settore sociosanitario con avvisi di finanziamento mirati per riqualificare i dipendenti delle rsa lombarde durante la fase più acuta della pandemia. Un’operazione a vasto raggio che ha interessato oltre 3mila dipendenti tra medici, infermieri, personale impegnato nell’assistenza e nell’amministrazione. Formazienda ha la sede operativa a Crema, in provincia di Cremona, e dal 2008 ha stanziato finanziamenti per la qualificazione e riqualificazione delle risorse umane per oltre 205 milioni di euro.
Il direttore Spada ha evidenziato tutte le azioni che è pronto a sostenere il fondo: “Siamo in grado di intervenire con risorse importanti sia in riferimento alle realtà che si muovono in modo aggregato sia in riferimento alle grandi realtà che richiedono un conto aziendale specifico presso la nostra struttura. Abbiamo maturato una esperienza forte e continuativa nell’ambito sanitario e sociosanitario collaborando con organizzazioni di assoluta eccellenza dove il livello di preparazione dei dipendenti è solito attestarsi su livelli molto elevati”.
“La sfida delle competenze – ha affermato – è centrale per assicurare le migliori condizioni di cura per i degenti e gli ospiti delle rsa. Un impegno che porteremo avanti anche in vista della pubblicazione del decreto approvato dal governo in merito al Fondo nuove competenze. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.