Legault promette di investire sulla sanità mentale
MONTRÉAL – Québec sotto choc. È stata una settimana di sangue per la Belle Province, segnata da 4 episodi di estrema violenza. Tre persone hanno perso la vita e altre otto sono rimaste ferite, di cui due in modo grave, dopo che lunedì 13 marzo il conducente di un furgoncino li ha investiti mentre camminavano lungo la strada 132 ad Amqui, piccolo centro nel Bas-Saint-Laurent. Arrestato l’uomo alla guida, Steeve Gagnon, 38 anni. Una tragedia “senza precedenti”, ha detto il deputato provinciale della circoscrizione, Pascal Bérubé. Il Premier del Québec e i tre leader dell’opposizione si sono recati sul posto ed hanno deposto un mazzo di fiori sul marciapiede di boulevard Saint-Benoît Ouest, teatro della tragedia. Giovedì 16 marzo, tre persone sono state trovate senza vita in un’abitazione del quartiere Rosemont, sulla strada Belanger, a Montréal, di fronte all’Istituto di Cardiologia. Arrestato Arthur Galarneau, 19 anni, accusato di omicidio non premeditato dei genitori e della nonna. Sul macabro ritrovamento è intervenuto il Primo Ministro François Legault, che ha promesso di investire sulla sanità mentale: “Ci sono domande da farsi – ha spiegato – su come comportarci quando conosciamo una persona che ha problemi di salute mentale, e che potrebbe rappresentare una minaccia per lui e per altri”, annunciando che bisogna “continuare ad aumentare i fondi per la salute mentale”. Continuano le ricerche di Polizia e Vigili del Fuoco tra le macerie dell’edificio di Place D’Youville, nel Vecchio Porto di Montréal, dopo che giovedì 16 marzo un feroce incendio lo ha devastato. È stato ritrovato un cadavere, di cui non sono però state ancora rese note le generalità. Tra le 6 persone disperse, ci sarebbero cittadini del Québec, dell’Ontario e degli Stati Uniti. Infine, domenica sera, verso le 22, un ragazzo di 18 anni è stato colpito a morte da un proiettile mentre camminava sull’avenue Hérisson, vicino all’autostrada 25, nell’arrondissement d’Anjou. Senza contare che mercoledì 15 marzo Leonardo Rizzuto, figlio del defunto “padrino” della mafia Vito Rizzuto, è stato vittima di un tentato omicidio a Laval, all’incrocio tra la statale 440 e la statale 13. La Mercedes nera che guidava è stata colpita da diversi proiettili. Ferito ad una gamba, le sue condizioni sono sembrate subito stabili e non è mai stato in pericolo di vita.