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Alfathon, un team spagnolo e 2 team italiani in finale

SituGel, CareLiver e PharmHack sono i nomi dei tre progetti finalisti dell’Alfathon, il primo hackathon full digital ideato da Alfasigma per dare vita a un progetto di Open Innovation di lungo periodo. Tre le sfide lanciate dall’azienda farmaceutica per contribuire alla ricerca e all’innovazione nel settore, oltre 40 i partecipanti e più di 10 i Paesi Europei ed ExtraUE coinvolti. Tra questi si sono distinti i progetti di due team italiani e uno spagnolo che hanno proposto soluzioni innovative e di valore nelle diverse aree in cui si articola la competizione. 

Progettato da Lluis Pascual Masiá, PhD in Medicines and Health all’Università di Navarra e da Irene Santos Martínez e Maria Cholvi Simó, studentesse di farmacia all’ Università di Valencia, SituGel risponde alla necessità di sviluppare una piattaforma formulativa in grado di garantire una liberazione prolungata del principio attivo massimizzando così la sua azione terapeutica. 

CareLiver, invece, è un’App di monitoraggio, prevenzione e raccolta dati sulla cirrosa epatica, nata come strumento di supporto per caregiver, paziente e medico. Scelta come migliore proposta tra quelle presentate nella Sfida che chiedeva l’elaborazione di software/hardware per la gestione dell’encefalopatia epatica, è stata ideata da Alice Bondi, Luca Cellamare, Luisa Cicolini e Isabella Poles studenti del Politecnico di Milano. Proposta nella Sfida n. 3, che si pone l’obiettivo di avvicinare il farmacista ai propri clienti, PharmHack abilita un’interazione efficiente e automatica tra il Paziente e i diversi attori della sanità territoriale, tra i quali Medico, Farmacista e Caregiver. Si tratta di una piattaforma ideata da Aldo Pasca Raymondi, Steven Cortinovis, Paolo Liuzzi, Alice Chiappini e Giorgio Invernizzi per digitalizzare completamente i processi commerciali e analogamente, sul fronte dell’aderenza terapeutica, garantire la gestione del piano di cura e della agenda prestazioni in farmacia, Mmg e Cup. 

Oltre ai progetti che sono arrivati in finale per contendersi il premio di 5.000 euro, tante altre sono state le idee innovative e all’avanguardia presentate da giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Per questo motivo, Alfasigma ha deciso di dare vita all’Alfathon community, così permettendo a tutti i protagonisti di questa sfida digitale, l’opportunità di collaborare insieme e raccogliere idee di innovazione, in un’ottica di Open Innovation che va oltre il podio della competizione. “Siamo felici di aver supportato questo progetto di Open Innovation che ha visto la partecipazione di giovani innovatori pronti a contribuire al processo di Digital Transformation di Alfasigma – sottolinea Pier Vincenzo Colli, Ceo Alfasigma -. L’Alfathon, infatti, ci ha permesso di coinvolgere tanti partner di valore e stakeholder interni ed esterni all’azienda che ci accompagneranno in questo percorso di sviluppo e crescita digitale”. 

Il lavoro di valutazione e selezione dei finalisti è stato portato avanti dall’Hack Committee composto da: Silvia Maltoni G Factor Fondazione Golinelli, Matteo Vignoli Unibo, Bernardo Balboni Unimore, Lorenzo Ridola Università Sapienza, Simona Morcellini Vice Sindaco e Assessore alle Attività produttive, Turismo e Cultura del Comune di Pomezia, Carolina Carosio Presidente Fenagifar Federazione Nazionale Giovani Farmacisti, Ivan Gardini Presidente Associazione EpaC Onlus, Matteo Fortini Civic Hacker, Andrea Bonaccorsi Università di Pisa, Achille Gallina Toschi Farmacia Toschi Bologna, Beatrice Albertini PhD Dipartimento di Farmacia e BioTecnologie e Nadia Passerini Department of Pharmacy and Biotechnology Università di Bologna 

Uno speciale riconoscimento è rivolto ai team del territorio locale di Pomezia, dove è insediato uno stabilimento produttivo e un centro di Ricerca e Sviluppo di Pomezia. Partner dell’iniziativa StartUpItalia, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Bologna, Fondazione Golinelli, Comune di Pomezia, NecstLab – Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria (Deib) – del Politecnico di Milano, Università di Camerino, Epac onlus punto di riferimento per i malati di epatite e delle malattie del fegato, Junto innovation Hub, e il laboratorio degli studenti di scienze della comunicazione CommToAction. 

La nomina dei finalisti dell’Alfathon è avvenuta durante il primo appuntamento con gli Innovation Talks, la room su Clubhouse dedicata a innovazione tecnologica e salute, ideata dall’azienda farmaceutica. Un appuntamento periodico in cui si potranno analizzare i principali trend innovativi in ambito healthcare, ma non solo, grazie al contributo di ospiti esperti del settore. 

Alfasigma, tra i principali player dell’industria farmaceutica italiana, è un’azienda focalizzata su specialità da prescrizione medica, prodotti di automedicazione e prodotti nutraceutici. Nata nel 2015 dall’aggregazione dei gruppi Alfa Wassermann e Sigma-Tau – due tra le storiche realtà farmaceutiche italiane – oggi è presente con filiali e distributori in circa 90 paesi nel mondo. L’azienda impiega oltre 3000 dipendenti, di cui più della metà in Italia suddivisi in 5 sedi: a Bologna il centro direzionale e a Milano la sede della divisione internazionale, mentre a Pomezia (RM), Alanno (PE) e Sermoneta (LT) sono localizzati i siti produttivi. Bologna e Pomezia ospitano anche laboratori di Ricerca e Sviluppo. In Italia Alfasigma è leader nel mercato dei prodotti da prescrizione dove è presente in molte aree terapeutiche primary care (cardio, orto-reuma, gastro, pneumo, vascolare, diabete) oltre a commercializzare prodotti di automedicazione di grande notorietà, come Biochetasi, NeoBorocillina, Dicloreum e Yovis. Per ulteriori informazioni, visitare it.alfasigma.com. 

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